Quasi due tonnellate. Per la precisione, 1.919 chilogrammi di rifiuti galleggianti tra plastiche, legname e materiale vario, il doppio del 2021 (1.053 kg). E’ quanto raccolto in 94 giornate di servizio tra giugno e settembre, a titolo volontario negli specchi acquei genovesi tra Capolungo e Vesima, e nella darsena comunale davanti al Mu.Ma – Galata Museo del Mare di Genova. Le cifre sono quelle del bilancio dell’attività di protezione del litorale genovese, effettuata dall’associazione Guardia Costiera Ausiliaria Regione Liguria su incarico del Comune di Genova.La raccolta di rifiuti galleggianti in mare, in costante coordinamento con la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera di Genova, ha consentito di rimuovere una quantità considerevole di materiale dannoso per l’ambiente o pericoloso per i bagnanti. Tre le principali categorie di rifiuti raccolti: materiale plastico vario (buste, bottiglie, contenitori, attrezzatura nautica o per la balneazione etc.), legname (tronchi, rami, tavole, pezzi di bancali, cassette etc.) e materiale vario (organico ed inorganico, prodotti ittici, lattine, polistirolo, assorbenti, rifiuti urbani, filtri di sigarette).Sono stati inoltre rinvenuti rifiuti particolari di vario materiale, come una sedia in legno, un grande vaso in plastica, un grosso tronco, un mazzo di fiori da cerimonia ed infine la presenza della carcassa di un delfino. “Il “boom” di rifiuti raccolti nell’estate 2022, compresa molta plastica, ci dice che tanto bisogna ancora fare per sensibilizzare la società sull’importanza di non inquinare l’ambiente e in particolare l’ecosistema marino, in cui ogni anno si riversano a livello globale 8 milioni di tonnellate di plastiche”, ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune, Matteo Campora. Nello specifico, il battello “Molinari”, ormeggiato alla Marina di Sestri Ponente e impiegato a ovest della città, ha recuperato 200 kg di plastica, 335 di legname e 82 di materiale vario, per un totale di 617 chilogrammi. Il battello “Mandolino”, ospitato nella Marina Fiera e sceso in acqua tra la Foce e Capolungo, a levante, ha raccolto complessivamente 431 kg di rifiuti tra plastiche (100), legname (256) e materiale vario (75). Infine il “Pontoon Boat 32”, ormeggiato anch’esso in Marina Fiera e alternatosi tra levante e ponente, ha tolto dal mare 148 kg di plastica, 240 di legname e 153 di materiale vario, per un totale di 541 chilogrammi. In tutto 1.589 kg di rifiuti a cui si sono aggiunti quelli recuperati nello specchio acqueo antistante il Mu.Ma Museo del Mare su richiesta degli uffici del settore Ambiente del Comune di Genova sollecitati dall’Istituzione Mu.Ma: 330 kg di cui 136 di plastica, 17 di legname e 177 di materiale vario. “Purtroppo il mare viene ancora considerato un grande recipiente di spazzatura nel quale riversare le più svariate tipologie di rifiuti – ha osservato il segretario regionale della Guardia Costiera Ausiliaria Regione Liguria Michelangelo La Tegola –. Per questo il nostro impegno, nel migliorare e potenziare il servizio di tutela ambientale nel settore della raccolta di rifiuti galleggianti lungo la fascia costiera del Comune di Genova, seppur non risolutivo del problema, non viene mai a mancare migliorando e rendendo più fruibile e sicura la balneazione e più attrattiva, dal punto di vista turistico, la costa genovese”. Il considerevole aumento dei quantitativi raccolti dalla Guardia Costiera Ausiliaria, può essere collegato alla ripresa delle attività nautiche e ludico ricreative dopo il lockdown. Il personale volontario coinvolto che si è alternato al servizio è stato costituito prevalentemente da allievi dell’Istituto Nautico, Trasporti e Logistica “San Giorgio” di Genova, in possesso di patente nautica e brevetto di bagnino di salvataggio, che hanno partecipato con profitto alla formazione prevista, erogata secondo il Piano Formativo Associativo nel 2022.