Il Tevere è un fiume pulito, o almeno così dichiara Erasmo d’Angelis, segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appenino Centrale, che afferma la pulizia del fiume nel tratto di scorrimento prima di giungere nelle foci di Ostia, Fiumicino e Roma.
“Nel paese più ricco di acqua d’Europa che è l’Italia, Roma è la città più ricca di acqua del continente. Ha una rete idrografica di scorrimento molto estesa, quasi 700 km di piccole vie d’acqua tributarie del Tevere e dell’Aniene” ha dichiarato D’Angelis, “oggi questa rete non la vediamo più perché da 29 anni non c’è manutenzione. Con i fondi dell’ex ministero dell’Ambiente stiamo operando sugli 80 km più pericolosi”.
In atto è quindi un piano di manutenzione e pulizia per il fiume, in modo da ripulirlo dell’inquinamento e dai residui che bloccano le sponde, costruendo piccole dighe per facilitare il flusso del corso d’acqua ed evitare possibili piene e inondazioni.