Un’estate di decisa ripresa per i viaggi e gli spostamenti da e per l’aeroporto di Catania. I numeri registrati dallo scalo etneo nel quadrimestre giugno-settembre 2021, segnano un progressivo ritorno alla normalità, dopo il lungo periodo segnato dalla pandemia. In particolare, sono i passeggeri nazionali a fare registrare numeri molto vicini a quelli del 2019, con un calo rispetto all’anno precedente la pandemia di meno del 3%.
Secondo i calcoli dell’Ufficio dati di Sac, per il periodo giugno-settembre, lo scalo etneo ha registrato 3milioni 298mila 263 passeggeri rispetto ai 4.332.146 del 2019 (-23,86%) così suddivisi: 2.355.780 nazionali, contro i 2.427.725 del 2019 (-2,96%) e 942.483 internazionali contro i 1.904.421 del 2019 (-50,51%). Nel quadrimestre, la destinazione nazionale più trafficata è stata, ancora una volta, Roma Fiumicino mentre, in ambito internazionale, lo scalo più scelto è stato quello di Amsterdam. Il giorno che ha fatto registrare il record di passeggeri è stato domenica 8 agosto, con 38.866 transiti mentre, il meno trafficato, è stato il primo giugno con 12.561. Un risultato particolarmente positivo, soprattutto per quanto riguarda il traffico sulle rotte nazionali, ma che coinvolge anche i passeggeri internazionali, la cui mobilità è stata condizionata dalle regole che ogni Paese ha imposto per contenere il contagio da Covid 19. “Nel corso di quest’estate – commenta l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi – abbiamo registrato un aumento del traffico passeggeri che, superando qualsiasi previsione, si è avvicinato a quello registrato prima dello scoppio della pandemia da Covid 19. Un’ottima performance che ci ripaga dei grandi sforzi messi in campo per garantire la sicurezza di personale e passeggeri, ma che ci obbliga a rimanere prudenti, da una parte, e continuare a migliorare i servizi dall’altra. È indubbio, infatti, che le stringenti ma necessarie regole imposte per il contenimento della pandemia abbiano sottoposto gli scali e i viaggiatori a una notevole pressione. In ogni caso resta da sottolineare il fatto che il comparto aereo ha comunque dimostrato di essere resiliente, di saper reagire alle difficoltà e di rispondere immediatamente alle esigenze del Paese”.