Il quarto trimestre 2020 registra per la Lombardia un nuovo incremento congiunturale della produzione industriale (variazione congiunturale destagionalizzata +2,7%) e un’ulteriore attenuazione della contrazione tendenziale (la variazione tendenziale è contenuta al -2,6%). In media d’anno l’industria lombarda ha perso il -9,8% della produzione. Sono i dati elaborati da Unioncamere Lombardia. “Nel quarto trimestre la produzione del settore manifatturiero lombardo recupera ancora” – dichiara il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – Questa crescita congiunturale interessa sia la domanda interna che quella estera e anche il fatturato si allinea alle altre variabili: l’aumento rispetto al trimestre precedente è del +4,3% per le aziende industriali e del +0,8% per le artigiane. Complessivamente il 2020 si chiude con una perdita produttiva media annua del -9,8%, risultato migliore delle previsioni di inizio pandemia. Migliorano anche le aspettative degli imprenditori sia per la produzione che per la domanda, soprattutto estera”.
Complessivamente il 2020 chiude in negativo con perdite produttive per tutti i settori industriali. Il comparto moda conferma le forti contrazioni che vanno da -23,6% (variazione media annua) di Pelli-calzature al -22,3% per il Tessile e -18,2% per l’Abbigliamento. Più resilienti invece la Chimica (-5,6%) e l’Alimentare (-3,1%). Il quadro settoriale dell’artigianato mostra in significativo recupero dei livelli produttivi solo la Gomma-plastica (+4,0% tendenziale) e la Siderurgia (+1,1%). Flessioni limitate si registrano per Minerali non metalliferi (-1,6%) e Legno-mobilio (-2,1%), mentre diminuzioni tendenziali comprese tra il -3% e il -8% caratterizzano l’Alimentare (-3,8%), la Carta-stampa (-4,0%), la Meccanica (-4,3%) e il Tessile (-7,6%).