Gli scambi con i primi 65 partner Ue nell’anno pre Covid-19 sono cresciuti del 3,4%, con un balzo di Canada e Giappone. Lo si legge nel IV Rapporto Ue sugli accordi commerciali. Nel Sol Levante, in particolare, l’export agroalimentare cresce del 14% per il vino, del 12% per la carne suina e del 10% per i formaggi.
“Così”, afferma Philip Thurn Valsassina presidente di Confagricoltura Fvg, “i tanto contestati accordi commerciali Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement tra Ue e Canada) e Jefta (Japan-Eu Free Trade Agreement) fanno volare l’export agroalimentare europeo e italiano”.
“Gli accordi bilaterali, che coinvolgono pure i nostri vini, le grappe e il San Daniele Dop, stanno dando finora buoni risultati”, sostiene Thurn Valsassina, “con numeri incoraggianti che possono ancora essere migliorabili se si ragiona in prospettiva, visti anche i recenti accordi approvati dal Parlamento Ue e dalla Cina, che interessano 26 eccellenze agroalimentari del Made in Italy”.