Il settore fondamentale su cui impostare una politica di crescita per il futuro sia principalmente quello dei porti. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nella foto, nel corso della sua audizione in commissione Difesa alla Camera ieri pomeriggio. “Quando si parla di porto si parla anche di industria e di trasporti” e quindi “i porti italiani – ha precisato – devono essere messi nella condizione di avere infrastrutture migliori e aree economiche in cui sviluppare nuova cooperazione, in modo da diventare hub anche per il trasporto merci”. L’a. d. ha anche informato che, a causa del Covid, “abbiamo visto che uno dei settori più colpiti è stato quello delle crociere, ma a oggi non abbiamo avuto una cancellazione di ordini. Abbiamo rallentato le consegne, però siccome nel ’21-’22 si riprenderà l’attività delle crociere, noi possiamo dimostrare di avere un carico lavoro che ci porta a occupare i cantieri fino al ’27-’28”. “Nel contempo – ha aggiunto Bono – anche per controbilanciare la riduzione dell’attività delle crociere, abbiamo incrementato la nostra politica di acquisizione nel settore militare, dove abbiamo successi importanti per il Paese anche dal punto di vista geopolitico”. Bono ha poi detto che “in questo momento, malgrado il virus non abbia tralasciato nessun Paese, i nostri cantieri sono aperti in tutto il mondo, ivi compreso in Italia”.