La periferia senza retorica, le vendette, i personaggi miseri, come oggetti cadenti e in disuso; i misteri celati dietro rapporti insani. E’ il mondo di ‘I segreti dello zerbino’, romanzo d’esordio di Gian Luca Rocco, giornalista di TgCom24, e Cecilia Pierami, anche lei giornalista, coppia nella scrittura e nella vita (edizioni Morellini). Nelle 228 pagine di un ‘noir scanzonato’ la prima a comparire è Giorgia, dai cui pensieri illustrati nel prologo si intuisce la necessità di vendetta e l’intolleranza verso il fidanzato, Manfredi, costante fonte di delusione. “Come ho potuto innamorarmi di lui? A fidarmi, a non capire…”, si chiede la protagonista, che nel suo dialogo interno, fatto di sconcertante realismo, considera: “I fatti dimostrano che ho a che fare con un essere elementare: deve ancora capire che essere riuscito a ottenere un incarico sulla base di un concorso vinto grazie a un lavoro scritto da me e rubato dal mio computer non può essere considerato affatto un gesto d’amore”. C’è poi il bar polveroso, popolato di “figure mitologiche” come ‘il Gino’ – il proprietario – vecchio e fuori moda almeno quanto il telefono a gettoni dell’ingresso. “Dietro il bancone si muovevano anche i suoi due figli: Celeste detta Viola e Bruno detto il Biondo. Il perché di quei nomignoli era evidente a chiunque li guardasse: Celeste aveva lineamenti duri, gli occhi sottili, un’età indefinibile (ma che riusciva comunque a essere portata con poca disinvoltura) e forme generose, strette in vestiti neri di pelle che la facevano sembrare una dominatrice versione extralarge oppure, per i più fantasiosi, un cinghiale in gȗepière”, si legge nella descrizione dell’ambiente. Sarà proprio all’interno del bar, osservando la varia umanità che lo popola, che Giorgia troverà il suo riscatto: uno dei frequentatori è infatti ‘il Cagatore’, un misterioso vendicatore su commissione che utilizza armi e metodi non convenzionali e che offrirà i suoi ‘servizi’ alla ragazza. Da un lato è un uomo senza scrupoli, dall’altro, l’ancora di salvataggio per gli oppressi vittime di ingiustizia. Il romanzo è in libreria dal 17 settembre e ha anche una prosecuzione ‘multimediale’: su Spotify l’editore ha previsto una playlist di brani anche musicali da ascoltare mentre lo si legge.