(di Tiziano Rapanà) Non ho una buona opinione della tv generalista. Ieri sono stato costretto a vedere una puntata di Domenica Live, cavallo di punta di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso. Un mio amico era uno degli ospiti della puntata e non potevo non vederlo. Ahimè nell’attesa mi sono dovuto sorbire il solito simposio trash che dibatteva nientemeno di coronavirus. Urla, schiamazzi, insulti… se questa è la tv che merita il cittadino, annamo bene! Per fortuna al mio amico è andata meglio, gli è stato risparmiato il trattamento da caso umano, ed il suo momento in trasmissione è stato il migliore della puntata Merito suo e della sua grande umanità. A fine puntata gli ho scritto: “Sei stato bravo, ma il programma non ti merita”. A scanso di equivoci: non provo acrimonia per la D’Urso. Non è l’unica in tv, i palinsesti sono pieni di programmi di cattivo gusto. La D’Urso non è il male assoluto. È il sistema mediatico che non funziona. Si preferisce la via dell’audience al difficile sentiero della qualità. Faccio una gran fatica a guardare il teleschermo: il basso livella impera dappertutto. Per fortuna, si salvano alcuni buoni programmi Rai (tra questi, cito volentieri Il Caffé di Rai1 con Pino Strabioli). Stasera torna il Grande Fratello Vip. E paradossalmente mi riscopro più indulgente del previsto. La scorsa edizione dopotutto non è stata male. Signorini parla un italiano corretto, discretamente vivace e Pupo è un’opinionista non banale, un commentatore arguto arcinemico dell’ipocrisia. Non ho una gran voglia di guardare il programma. Non me ne frega nulla delle sorti “casalinghe” dell’ex fidanzata di Gabriel Garko e di tanti nomi che ai miei occhi appaiono anonimi. Tuttavia venerdì entra in casa Fulvio Abbate. Egli è uno scrittore, critico d’arte, editorialista, editore e direttore di un’emittente televisiva Pack, che potete seguire su Youtube. Ha scritto un libro formidabile, La peste nuova edito dalla Nave di Teseo, che merita tanta fortuna. Abbate è la personalità più originale dell’odierna disastrata industria culturale. Anni fa, sul Decoder, proposi Abbate prima all’Isola dei Famosi eppoi al Grande Fratello, all’interno di un cast ideale formato da autorevoli personalità intellettuali e culturali. Venerdì, come ho detto, sarà il suo giorno. L’approdo in un mondo lontano del suo. Altro che gauche caviar, qui Fulvio sarà immerso nella realtà nazionalpopolare par excellence. Resisterà? Lo spero, lo scrittore porterà classe e caos. Donerà stimoli creativi a chi non li merita. Spero non cada nel tranello del gossip, almeno lui eviti il filarino con la modella di turno. Non ha mai vinto il premio Strega, spero vinca il Grande Fratello.