I non residenti potrebbero sfruttare l’opzione per la cessione del bonus o per lo sconto in fattura: cosa prevede il decreto
Il superbonus 110% è una delle novità previste nel decreto Rilancio e sin qui ha già interessato moltissimi cittadini. Un aspetto ulteriormente accattivante è legato al fatto che anche i non residenti possano usufruirne. Nel caso in cui siano proprietari di immobili in Italia, infatti, l’essere in possesso della sola rendita catastale rende potenziali beneficiari della detrazione fiscale del momento.
Qualora invece il non residente sia in possesso solamente della detenzione dell’immobile, o abbia un contratto di locazione, non potrà godere del Superbonus 110% in assenza di altri redditi imponibili in Italia. Lo stabilisce la circolare n 24/E dell’8 agosto scorso.
Superbonus 110% per non residenti: i vantaggi
I non residenti potenziali beneficiari potranno dunque richiedere lavori edilizi agevolati al 110%. Un vantaggio notevole non tanto dal punto di vista dell’uso diretto della detrazione fiscale, quanto per sfruttare l’opzione per la cessione del superbonus o per lo sconto in fattura. Una chance notevole per tutti quei proprietari di immobili, soprattutto nelle località turistiche, che però non sono residenti nello stesso Comune in cui si trova il loro stabile.
Dunque, in presenza dei requisiti, i cittadini extra-Italia, ma con un immobile nel nostro Paese, possono valutare di ricorrere al superbonus 110% a costo zero, grazie all’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Inoltre, se agli interventi per cui è previsto il superbonus si affiancano anche lavori suscettibili di produrre l’agevolazione in misura ridotta (50% o 65%), anche su questi il non residente può utilizzare la leva della cessione o dello sconto in fattura, ricorrendo alle disposizioni di cui all’articolo 121 del dl 34/2020.
Superbonus 110% per non residenti: chi è escluso
Il superbonus 110% per non residenti non spetta a coloro che non possiedono redditi imponibili: non possono nemmeno esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Anche chi ha i requisiti fiscali, comunque deve fare i conti con la tipologia dell’immobile, che deve avere le caratteristiche previste dalla norma e i cui interventi, soprattutto, devono rientrare tra quelli espressamente previsti.
Libero.it