Assolombarda, su impulso del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, fino a pochi mesi fa alla guida dell’associazione, ha realizzato “Italia 2030. Proposte per lo sviluppo”, un saggio pensato per promuovere la ripartenza del Paese, partendo da una ricognizione degli ultimi quarant’anni. “Gli anni di recessione, aggravati dal Coronavirus, i periodi di incertezza politico-istituzionale e di disgregazione sociale, hanno infatti imposto pesanti ipoteche sul futuro dell’Italia”, spiega Assolombarda in una nota. “Analizzando i punti di forza e di debolezza del Paese, il volume individua proposte e obiettivi da perseguire per il rilancio italiano da conciliare con una strategia di sviluppo sostenibile sociale e ambientale e non solo economica”, aggiunge il comunicato.Il libro è il risultato di un lavoro corale che si è avvalso del contributo di undici qualificate figure del mondo dell’economia, della società, della ricerca e dell’accademia e di cui Bonomi ha scritto la prefazione; a supervisionare il lavoro Marcello Messori, Professore di economia europea e banking and financial regulation alla LUISS e Direttore della School of European Political Economy (SEP), che ha coordinato assieme a Renato Carlo, presidente del gruppo tecnico Credito e finanza di Assolombarda, un comitato di garanti. Tra i grandi filoni tematici trattati nel libro, si parla delle conseguenze strutturali della pandemia da Covid-19, che rendono fondamentale definire una rigorosa strategia di politica fiscale, industriale e sociale, che fissi una scansione temporale delle priorità e che si traduca in una ripartizione efficiente ed efficace delle scarse risorse pubbliche. Emerge quindi l’urgenza di una profonda riforma degli assetti istituzionali e burocratico-amministrativi, oltre alla necessità di disporre di una strategia sul futuro del Paese e di dotarsi degli strumenti (anche) istituzionali per realizzarla. In questa direzione, risulta prioritario ripristinare una forma di democrazia negoziale che ridia spazio a partiti politici e a istituzioni e corpi intermedi in grado di cogliere le trasformazioni in atto, di valutarne le possibili conseguenze economico-sociali e di definire strategie che tutelino gli interessi delle varie componenti della comunità. Con questo progetto vogliamo offrire il nostro apporto progettuale e concreto per individuare interventi di politica economica, industriale e sociale utili a risolvere le debolezze del Paese, consolidandone i punti di forza – ha detto Antonio Calabrò, nella foto, vicepresidente di Assolombarda con delega ad Affari Istituzionali, Organizzazione, Cultura e Legalità -. Abbiamo la piena consapevolezza che, per migliorare l’Italia, tutti debbano ripensare il proprio ruolo – la politica, i corpi intermedi e le imprese – mettendo a fattor comune ciascuno il proprio contributo per sostenere la crescita italiana. L’orizzonte strategico: la green economy e l’economia digitale, secondo le stesse indicazioni del Recovery Fund della Ue. Un impegno comune, che metta al centro la dignità della persona e il rilancio della produttività, e una strategia di medio-lungo periodo che le riforme necessarie (burocrazia, scuola e formazione, ricerca, mercato del lavoro) per disegnare l’Italia del 2030”.