(di Tiziano Rapanà) Detesto la tv, soprattutto quella generalista. Tolti alcuni approfondimenti made in Rai, tutto il resto è da buttare. Tuttavia stasera non vedrò l’ora di piazzarmi davanti al teleschermo, per guardare una trasmissione che reputo importante. Fa parte del ciclo di Grazie dei fiori, programma della seconda serata di Rai3, che racconta gli alfieri della storia della musica nostrana. Stasera Pino Strabioli e Gino Castaldo racconteranno la creatività tormentata di Umberto Bindi. Autore eclettico dall’animo sensibile, considerato da molti il più grande tra i cantautori della scuola genovese, amato e applaudito all’inizio degli anni sessanta, visse un’ignominiosa infamia a opera della stampa che lo discriminò per la sua omosessualità. Poeta delle emozioni, a Bindi dobbiamo dei successi che hanno attraversato l’intero pianeta e raggiunto le vette delle classifiche mondiali proprio per la sua capacità di fondere con maestria musica leggera e composizione orchestrale. In studio, con Pino Strabioli e Gino Castaldo, il giovane cantautore pugliese Renzo Rubino che canterà alcuni dei brani più belli di Bindi. Inoltre, in un’intervista esclusiva, avrete modo di ascoltare un ricordo di Gigi D’Alessio. Quanti pezzi abbiamo amato di Umberto Bindi? Tanti, il numero non si conta. Da il nostro concerto alla mitica Arrivederci, eseguita anche da Chet Baker nel film Urlatori alla sbarra, un bel musicarello di Lucio Fulci che mi diverte sempre. Strabioli e Castaldo racconteranno questa amara via crucis di un’artista, che ha sofferto l’indicibile. Mi piace che si dia spazio alla testimonianza di Gigi D’Alessio. Il cantante fece molto per Bindi. Quando al cantautore fu pignorato il pianoforte, D’Alessio si premurò di regalargliene uno. Sfortunatamente lo strumento arrivò troppo tardi, quando Bindi era in procinto di lasciare questa terra. Scopro che Pino Strabioli ha subito un furto d’identità online: dei manigoldi si sono impossessati del suo profilo Instagram. Per fortuna tutto è rientrato e l’attore può tirare un sospiro di sollievo. Guardate l’omaggio a Bindi di stasera (Rai3, 23,25), perché non bisogna mai scordare la grandezza dei geni che hanno reso più interessante il nostro mondo dell’arte. L’omaggio non risarcirà il povero Bindi dai torti subìti, ma quantomeno rammenterà a tutti noi l’importanza della sua musica.