
L’Eurocamera ha dato il via libera a larga maggioranza al Libro Bianco sul futuro della difesa europea, segnando un punto di svolta nella politica di sicurezza dell’Unione. Con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, il Parlamento Europeo ha espresso un chiaro segnale di urgenza: l’Europa deve agire rapidamente per garantire la propria difesa. La risoluzione approvata a Strasburgo non lascia spazio a dubbi: l’UE deve prepararsi a rispondere ai rischi esterni con misure “simili a quelle in tempo di guerra“.
Approvazione del Piano ReArm Europe e Sostegno Incondizionato all’Ucraina
Un punto centrale del dibattito è stato il piano “ReArm Europe“, proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Nonostante le modalità di approvazione abbiano scavalcato il Parlamento – una decisione motivata dall’urgenza e dall’articolo 122 – l’Aula ha espresso un “benvenuto” esplicito al piano di riarmo. Parallelamente, con un’altra risoluzione approvata con 442 voti favorevoli, è stato ribadito un forte sostegno militare a Kiev, criticando apertamente la politica statunitense di “riappacificarsi con la Russia“. Il messaggio è chiaro: l’Europa intende proseguire sulla strada del supporto all’Ucraina, anche in contrasto con le dinamiche internazionali.
Un Piano da 800 Miliardi di Euro e Reazioni Contrastanti
Il piano di riarmo europeo, stimato in 800 miliardi di euro, ha suscitato un ampio dibattito. Sebbene il voto a Strasburgo non fosse tecnicamente sul piano stesso – essendo stato aggirato il Parlamento – le risoluzioni approvate hanno chiaramente avallato l’indirizzo della Commissione. Il paragrafo 68 della risoluzione sul Libro Bianco, che esplicitamente “accoglie con favore il piano ReArm Europe“, è stato approvato con una larghissima maggioranza: 480 voti favorevoli su 677 votanti.
Eurobond per la Difesa e Divisioni Politiche
Un altro aspetto cruciale è l’ipotesi di Eurobond per la Difesa. Il paragrafo 73 ha visto l’approvazione sia della possibilità di esplorare queste obbligazioni europee, sia dell’utilizzo dei “coronabond” inutilizzati del Next Generation EU per la difesa. La creazione di nuovi Eurobond ha ottenuto 400 voti favorevoli, evidenziando un ampio consenso trasversale, seppur con divisioni politiche. In Italia, ad esempio, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno espresso pieno consenso, mentre la Lega si è opposta. Nel Partito Democratico si è registrata una spaccatura, e il Movimento 5 Stelle si è schierato contro.
Il Dilemma Etico e l’Appello della CEI
Nonostante l’ampio sostegno politico al riarmo, emergono voci critiche. La Conferenza Episcopale Italiana (CEI), in un comunicato finale del Consiglio Permanente, ha lanciato un appello a non dimenticare i valori fondativi dell’Europa: “pace, libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale“. La CEI sottolinea l’importanza di indirizzare gli investimenti pubblici prioritariamente al sostegno dei bisognosi, alle famiglie povere, ai servizi educativi e sanitari, e alla lotta al cambiamento climatico, auspicando che il tema dello sviluppo sostenibile torni al centro delle scelte politiche. Un monito che invita a riflettere sulle priorità in un momento storico segnato da tensioni internazionali e dalla spinta verso la militarizzazione.