
Una decisione che fa rumore quella dell’Ontario, la provincia canadese più popolosa, che ha scelto di annullare il contratto con Starlink, il servizio di Internet satellitare di Elon Musk. Il contratto, del valore di 100 milioni di dollari canadesi (circa 68 milioni di dollari americani), era stato siglato per migliorare l’accesso alla connettività nelle aree rurali della provincia.
Secondo quanto riportato dal New York Times, questa mossa si inserisce nel quadro delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada, intensificatesi dopo l’imposizione di dazi da parte dell’amministrazione Trump. La scelta dell’Ontario sembra voler sottolineare un chiaro messaggio politico e strategico, spostando l’attenzione su soluzioni alternative che non dipendano direttamente dalle tecnologie statunitensi.
Per una provincia come l’Ontario, dove risiedono grandi centri urbani come Toronto e Ottawa, ma anche molte comunità rurali, il tema dell’accesso a Internet è cruciale. L’accordo con Starlink era stato considerato un passo avanti per ridurre il divario digitale, ma ora si apre un nuovo capitolo nella ricerca di partner tecnologici che possano garantire lo stesso livello di innovazione e affidabilità.
La cancellazione del contratto avrà ripercussioni non solo economiche, ma anche geopolitiche, evidenziando come le tensioni internazionali possano influire direttamente sulle scelte di politica interna e sugli investimenti in infrastrutture tecnologiche. Resta da capire quali soluzioni adotterà l’Ontario per mantenere il suo impegno verso le aree meno connesse, senza penalizzare i cittadini già in attesa di un servizio Internet più veloce ed efficiente.