
Il 18 dicembre, a Parigi, Avio (nella foto l’a. d. Giulio Ranzo) ha compiuto un passo significativo verso la sostenibilità spaziale, firmando la Zero Debris Charter dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questo impegno, che segna un traguardo importante per l’industria spaziale, si inserisce nel contesto di un’ambiziosa revisione delle linee guida interne dell’ESA per la mitigazione dei detriti spaziali. Un passo fondamentale per Avio, che si conferma ancora una volta in prima linea nella promozione di soluzioni tecnologiche sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale delle attività spaziali. La Zero Debris Charter rappresenta una pietra miliare nelle politiche dell’ESA, frutto di oltre un decennio di cooperazione tra l’Agenzia e le principali aziende del settore spaziale. Questo documento si propone come la guida definitiva per sviluppare le tecnologie necessarie al fine di raggiungere la neutralità dei detriti spaziali entro il 2030. Una sfida ambiziosa, che implica innovazioni non solo in termini di design e costruzione dei satelliti, ma anche nello sviluppo di soluzioni per la rimozione dei detriti già presenti nell’orbita terrestre. Avio, con la sua esperienza consolidata nel settore spaziale e il suo impegno nell’innovazione, si inserisce in un progetto strategico di grande rilevanza. La firma di questa charter conferma il ruolo dell’azienda come protagonista nell’evoluzione di un settore sempre più orientato verso la sostenibilità. Partecipare alla Zero Debris Charter significa, infatti, aderire a una visione comune volta a tutelare lo spazio come risorsa preziosa per le generazioni future, minimizzando l’accumulo di detriti che rappresentano una crescente minaccia per le operazioni spaziali. Marino Fraginito, Chief Commercial Officer di Avio, ha dichiarato: “Avio è pienamente impegnata per un ambiente spaziale a zero detriti. I razzi della famiglia Vega sono progettati per deorbitare sistematicamente tutti i componenti dopo il lancio, incluso lo stadio superiore AVUM, che esegue regolarmente una manovra di rientro per lasciare l’orbita dopo il rilascio del carico utile. Siamo tra i pochissimi produttori e fornitori di servizi di lancio al mondo a implementare una strategia di rientro per tutte le missioni. Siamo molto soddisfatti di aver firmato la Zero Debris Charter con l’ESA, che testimonia l’importanza fondamentale che attribuiamo a un ambiente spaziale pulito, condizione indispensabile per un utilizzo sostenibile dello spazio a beneficio dell’intera umanità.”