
Secondo le proiezioni macroeconomiche diffuse dalla Banca d’Italia, il PIL italiano crescerà dello 0,5% nel 2024, con un’accelerazione nei successivi anni, spinto principalmente dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni. Nonostante una previsione di rallentamento per quanto riguarda gli investimenti, grazie agli incentivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e alla riduzione dei costi di finanziamento, si prevede una crescita media annuale dell’1% nel triennio successivo.
L’inflazione si manterrà contenuta: si stima un tasso medio dell’1,1% per quest’anno, con un leggero incremento nel 2025-26 e un ulteriore aumento nel 2027, quando il sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS2) influenzerà i prezzi energetici, spingendo l’inflazione al 2%. L’inflazione di fondo, che esclude i fattori più volatili, dovrebbe rimanere poco sopra il 2% quest’anno e scendere al di sotto dell’1,5% nel prossimo triennio.
Per quanto riguarda l’occupazione, si prevede una crescita moderata, con il tasso di disoccupazione che si stabilizzerà intorno al 6,1% nei prossimi anni. L’incertezza che circonda queste proiezioni deriva principalmente dallo scenario internazionale, con possibili impatti negativi dovuti alle politiche commerciali protezionistiche e ai conflitti in corso. Tuttavia, le prospettive rimangono favorevoli, soprattutto se le dinamiche economiche internazionali non subiscono un deterioramento significativo.