
I dati diffusi in occasione della giornata annuale dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN), intitolata ‘L’industria italiana e le opportunità del nuovo nucleare’ e in corso a Roma indicano come il nucleare rappresenti “una delle soluzioni più efficienti e sostenibili per il futuro del Paese. Una pastiglia di combustibile nucleare di soli 5 grammi è in grado di produrre la stessa quantità di energia di 360 m3 di gas o 400 kg di carbone o 350 kg di petrolio, dimostrando un’efficienza energetica senza eguali”. Dal punto di vista ambientale, “il nucleare occupa uno spazio 100 volte inferiore rispetto al solare e all’eolico per produrre la stessa quantità di energia, offrendo così un’alternativa più compatta e meno invasiva per il territorio, fondamentale in un Paese densamente popolato come l’Italia”. A livello occupazionale, “il nucleare rappresenta una leva strategica per lo sviluppo. Nell’UE, il piano per raggiungere 150 GigaWatt di capacità nucleare entro il 2050 creerà oltre un milione di posti di lavoro stabili, contribuendo in modo significativo alla crescita economica e alla sostenibilità sociale del continente. Ogni GigaWatt di nucleare installato, secondo i dati citati da AIN, “potrebbe generare 10.000 posti di lavoro altamente qualificati e un impatto economico di 4,3 miliardi di euro di PIL Oggi nel mondo sono in esercizio 415 reattori nucleari di potenza distribuiti in 31 Paesi. Nell’Unione Europea a 27, sono attivi 100 reattori nucleari in 14 Paesi membri, che assicurano circa il 50% dell’energia elettrica decarbonizzata. Tra questi Paesi, però, non figura l’Italia, che al momento resta esclusa dai benefici diretti di questa tecnologia”. Nonostante ciò, l’Italia partecipa alla European Nuclear Alliance, nata nel 2023 e composta da 16 Paesi, con lo status di osservatore. L’Italia partecipa anche con circa 50 organizzazioni alla SMR Industrial Alliance lanciata quest’anno dalla Commissione Europea. “Questo posizionamento sottolinea la necessità di un impegno più deciso per tornare ad essere protagonisti nel settore, abbandonando l’attuale marginalità e sfruttando appieno le opportunità offerte dalla tecnologia nucleare avanzata”, segnala AIN. “Questi numeri dimostrano che il nucleare non è solo una soluzione tecnologica, ma una scelta strategica indispensabile per il futuro dell’Italia. Garantire sicurezza energetica, abbattere i costi, creare occupazione qualificata e assicurare la decarbonizzazione dell’intero sistema energetico non sono più obiettivi rimandabili. Serve agire ora, con decisione e visione, per assicurare al Paese un ruolo da protagonista nella transizione energetica globale”, dice Stefano Monti, presidente dell’AIN.