La Commissione europea mette la sua ultima firma sull’operazione Ita Airways-Lufthansa dando il via libera definitivo all’accordo tra i tedeschi e il ministero dell’Economia destinato a cambiare gli equilibri nei cieli del continente. Dopo la luce verde «con condizioni» del 3 luglio scorso, ora arriva l’annuncio dell’approvazione (senza ulteriori condizioni) del pacchetto di proposte salva-concorrenza che le due parti hanno inviato per rispondere ai timori Ue sulle conseguenze dell’unione in alcuni mercati. Dopo le indiscrezioni è arrivata la conferma di Bruxelles.
La nota
«La Commissione europea ha approvato easyJet, Iag (gruppo di British Airways e Iberia, ndr), Air France-Klm come idonei soggetti per rimediare agli impegni assunti da Lufthansa e dal ministero dell’Economia e delle finanze italiano al fine di acquisire il controllo congiunto di Ita Airways», spiega Bruxelles. Che ricorda come «l’approvazione sia una condizione per Lufthansa per attuare la transazione».
Passaggio cruciale
Si tratta infatti di un passaggio cruciale per l’intera operazione del Mef e del colosso tedesco senza il quale non è possibile procedere poi con l’aumento di capitale, l’ingresso di Lufthansa e l’avvio del piano di rafforzamento ed espansione del vettore tricolore. L’ok all’operazione in alta quota è anche l’ultimo atto dell’attuale Commissione, il cui mandato scade ufficialmente il 30 novembre, un sabato, quindi la sua fine reale è tra poche ore.
Le reazioni
«Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio», commenta in una nota il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. «Il gruppo Lufthansa accoglie con favore questa autorizzazione da parte della Commissione, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di m&a per l’acquisizione di successo di Ita. La chiusura dell’accordo è attualmente prevista per l’inizio del 2025», aggiunge in un’altra nota il colosso tedesco.
I rimedi salva-concorrenza
Negli ultimi giorni i tecnici dell’Antitrust Ue hanno valutato le proposte presentate da Mef e Lufthansa per placare i timori sulla concorrenza su tre segmenti ritenuti critici: una decina di rotte brevi, lo scalo di Milano Linate e tre tratte intercontinentali tra Roma e il Nord America. Hanno così esaminato in particolare gli accordi commerciali che Ita e Lufthansa hanno siglato con easyJet (perché riporti la concorrenza su Linate e sui voli brevi), con Iag (British Airways, Iberia) e Air France-Klm per migliorare la connettività intercontinentale indiretta.
Le contropartite
In cambio del loro ruolo di «remedy taker» easyJet otterrà 30 slot giornalieri al city airport milanese (pari a 15 voli in partenza e altri 15 in arrivo) che userà in parte per effettuare le rotte problematiche, in parte per avviare nuovi collegamenti. Iag avrà 8 diritti orari di decollo e atterraggio sempre quotidianamente (così da effettuare quattro viaggi di andata e ritorno), Air France-Klm 4.
Le valutazioni
Secondo la Commissione easyJet, Iag e Air France-Klm «soddisfano i criteri rilevanti di (i) indipendenza da Lufthansa, dal Mef e da Ita; (ii) hanno risorse finanziarie, competenze comprovate e incentivi per agire come forze competitive valide e attive in concorrenza con Lufthansa e Ita; e (iii) sussiste l’assenza di problemi di concorrenza o di rischi prima facie per ritardare l’attuazione degli impegni». Inoltre, continua Bruxelles «gli accordi correttivi stipulati da Lufthansa e dal Mef con i soggetti idonei ad attuare il pacchetto di misure correttive sono coerenti con gli impegni».
Le prossime tappe
Ottenuto l’ok finale della Ue Mef e Lufthansa potranno procedere con le fasi successive previste nel closing che si concluderà ragionevolmente a metà gennaio 2025: la convocazione dell’assemblea degli azionisti, l’aumento di capitale riservato ai tedeschi da 325 milioni di euro (per il 41%), l’ingresso nel cda di Ita di due membri del gruppo di Francoforte, l’avvio graduale delle sinergie. Fino all’ingresso di Ita, «entro il 2033», nel gruppo Lufthansa, per un valore complessivo dell’investimento di 729 milioni di euro, più altri 100 al raggiungimento di alcuni obiettivi.
Leonard Berberi, corriere.it