Poste Italiane, nella foto il direttore generale Giuseppe Lasco, ha recentemente raggiunto un importante accordo con i sindacati, un passo significativo per il futuro dell’organizzazione e per il benessere dei suoi dipendenti. L’intesa, firmata con Cisl Slp, Confsal Comunicazioni, Failp Cisal e Fnc Ugl, stabilisce una serie di assunzioni e stabilizzazioni, con l’obiettivo di rafforzare la rete di servizi e garantire maggiore sicurezza e prospettive di crescita per i lavoratori.
Nel dettaglio, l’accordo prevede l’assunzione di 7.548 persone a tempo indeterminato nei prossimi anni, di cui circa 6.000 saranno impiegate nel settore logistica e 1.600 nella rete postale e commerciale. Oltre a ciò, 786 lavoratori attualmente con contratti part-time avranno la possibilità di passare a full-time, una misura che contribuisce a garantire maggiore stabilità lavorativa.
Secondo il segretario della Slp Cisl, Raffaele Roscigno, questo accordo segna un punto di svolta, poiché rappresenta la concretizzazione di un dialogo sociale positivo che punta alla valorizzazione dei dipendenti. “L’80% dei lavoratori di Poste Italiane è rappresentato dalle sigle firmatarie di questo accordo, con la Cisl che da sola raccoglie il 60%,” ha dichiarato Roscigno, sottolineando la forza del sindacato nella trattativa.
Un altro aspetto cruciale dell’accordo riguarda l’organizzazione interna. Entro il 2026, la rete postale sarà composta da circa 32.000 addetti, garantendo continuità e stabilità operativa. È stato inoltre stabilito un piano di trasformazioni e assunzioni full-time, che contribuirà a ottimizzare l’efficienza dell’organizzazione in risposta alle esigenze del mercato.
Si parla, in questi giorni, di Poste Italiane per un’ottima iniziativa a tutela dei cittadini. Il gruppo ha intrapreso un percorso di educazione e sensibilizzazione, per tutelare i propri clienti dalle truffe. La formazione dei dipendenti, specialmente nelle regioni del Sud Italia, ha già coinvolto circa 1.900 operatori di sportello e direttori, con l’obiettivo di sensibilizzarli sui rischi legati alle frodi. I partecipanti hanno imparato a riconoscere le modalità di raggiro più comuni e a intervenire prontamente, come nel caso di un anziano cliente che ha evitato una truffa da 18.000 euro grazie alla tempestiva reazione del personale.