Nel mese di settembre 2024, l’andamento del credito in Italia ha mostrato segnali di rallentamento, con una lieve contrazione dei prestiti al settore privato. Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, i prestiti totali al settore privato sono diminuiti dello 0,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, in miglioramento rispetto al calo del 1,5% registrato ad agosto. Questo riflette una continua prudenza nelle richieste di prestiti da parte di famiglie e imprese. Questo riporta ‘Banche e moneta: serie nazionali’ di Banca d’Italia.
Se si guarda più nel dettaglio, i prestiti alle famiglie hanno visto una riduzione contenuta dello 0,4%, mentre quelli alle società non finanziarie sono scesi in misura maggiore, del 2,4%. Un segnale che le imprese, soprattutto quelle più piccole, potrebbero affrontare difficoltà a ottenere finanziamenti o preferiscono limitare il ricorso al credito.
Al contrario, i depositi del settore privato hanno registrato una crescita dello 0,5%, sebbene in rallentamento rispetto al +2% di agosto. Nonostante la cautela nei prestiti, le persone continuano a risparmiare, portando un incremento nei depositi bancari. Inoltre, la raccolta obbligazionaria ha visto una crescita significativa del 10,6%, anche se in calo rispetto al mese precedente.
Per quanto riguarda i tassi di interesse, a settembre si è registrato un abbassamento nelle condizioni per l’acquisto di case: il TAEG sui prestiti per l’acquisto di abitazioni è sceso al 3,82%, rispetto al 4,10% di agosto. Questo potrebbe essere un segnale positivo per chi sta cercando di acquistare casa, anche se il numero di prestiti con tassi fissi per i primi 12 mesi è diminuito rispetto al mese precedente.
I tassi di interesse sui prestiti al consumo sono rimasti quasi invariati, con un leggero calo al 10,47%, mentre quelli destinati alle imprese non finanziarie sono scesi dal 5,13% di agosto al 4,90%. In particolare, i tassi sui prestiti per importi fino a 1 milione di euro sono risultati superiori, al 5,32%, mentre quelli per importi maggiori sono scesi al 4,63%.
Infine, i tassi passivi sui depositi bancari sono rimasti stabili, scendendo lievemente allo 0,99%, contro l’1% del mese precedente.