“Scienza e innovazione in agricoltura per l’adattamento ai cambiamenti climatici; nuove generazioni protagoniste del cambiamento del settore; la pesca e l’acquacultura e lo sviluppo dell’agricoltura nel continente africano. Sono questi i temi al centro del G7 Agricoltura che si svolgerà dal 26 al 28 sull’isola di Ortigia a Siracusa. L’evento è stato presentato oggi nella sede del Masaf dal padrone di casa, Francesco Lollobrigida. Il ministro dell’Agricoltura accoglierà quindi nel castello di Maniace i ministri dei Paesi del G7, il commissario europeo per l’Agricoltura, la commissaria dell’unione africana per l’Agricoltura e i vertici delle tre agenzie Onu del polo romano (Fao, Ifad, Wfp), dell’Ocse e del Cgiar. In particolare, sarà proprio l’Africa al centro della prima sessione di lavoro il 26 che sarà aperta anche a una rappresentanza di ministri dell’Agricoltura di 10 paesi africani. Le sessioni di lavoro riguarderanno il processo dell’agenda post-Malabo e l’attuazione dell’agenda dopo il 2025, gli investimenti nel settore agricolo in Africa, il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa. La riunione del G7 dei ministri sarà preceduto dallo ‘Young Hackathon’ che riunirà gli studenti delle scuole agrarie. Al centro del loro dibattito le stesse tematiche che saranno oggetto di discussione dei ministri a cui gli studenti stessi presenteranno le loro conclusioni. Infine, in concomitanza con G7, dal 21 al 29 il Ministero organizzerà ‘Divinazione’ in cui verranno esposte le eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca e delle tecnologie innovative connesse ad esse. “Con questo G7- spiega Lollobrigida- vogliamo spiegare l’Italia in modo semplice. Abbiamo scelto Ortigia perché quasi tutto ciò che è passato in Italia ha lasciato il segno in quel piccolo lembo di mondo. L’abbiamo scelta prima dell’emergenza siccità, ma anche questo fattore sarà protagonista nell’ambito dell’Expo. L’Italia ha bisogno di presentarsi con il massimo delle sue potenzialità, lo può fare e lo deve fare, il G7 in Puglia ha dato già un ottimo segnale in questo senso. Inoltre, il sistema fieristico italiano è sbilanciato verso Nord, il Sud non ha un sistema capace di accogliere grandi eventi, ma ha un vantaggio rispetto ai luoghi all’aperto che possono ospitare manifestazioni di lungo periodo”.