Germogliamento anticipato, fioritura e allegagione per lo più modeste con lievi differenze tra varietà e areali produttivi, fertilità potenziale della vite inferiore al 2023. Danni da gelo e grandine inferiori alla soglia limite del 5%, pressione delle malattie fungine sotto controllo, con qualche maggiore difficoltà per i vigneti biologici; meno problemi di Flavescenza dorata. E inizio vendemmia subito dopo ferragosto.
Sono i principali aspetti che stanno caratterizzando l’annata vitivinicola 2024 in Veneto. Il punto sul panorama vegetativo del vigneto veneto alla vigilia dell’estate è stato l’argomento del primo incontro del Trittico Vitivinicolo 2024, lo scorso 21 giugno.
A inizio estate, i vigneti veneti mostrano uno sviluppo vegetativo precoce, con germogliamento anticipato di circa 10-15 giorni rispetto alla norma, dovuto alle temperature invernali più elevate, soprattutto a febbraio e marzo. Questo fenomeno è stato parzialmente rallentato nella fase di fioritura, a causa delle frequenti e abbondanti precipitazioni e alle temperature inferiori alla media dei mesi primaverili.
Generalmente, la fertilità potenziale della vite appare inferiore, anche fioritura e allegagione sembrano più modeste rispetto al 2023. Dal punto di vista varietale, Chardonnay, Garganega e Pinot grigio hanno una fertilità potenziale elevata nel vicentino, così come la Glera nel Trevigiano, mentre per Garganega e Glera nei Colli Euganei è ridotta.
Le gelate tardive e le grandinate hanno causato danni limitati, generalmente sotto il 5%. La pressione delle malattie fungine è sotto controllo nei vigneti con lotta integrata, mentre richiede monitoraggio attento nei vigneti biologici. Gli ingiallimenti fogliari, attribuiti alle elevate fluttuazioni termiche, destano maggiori preoccupazioni rispetto ad altre problematiche. Anche la presenza della Flavescenza dorata viene rilevata con minor incidenza rispetto all’anno precedente.
Le abbondanti precipitazioni, però, hanno portato alla comparsa di carenze nutritive soprattutto nell’area del Veneto Orientale e del Trevigiano, che persistono nonostante gli interventi di concimazione fogliare e del suolo, a causa della difficoltà di trattenere i nutrienti.
Ed ecco il dettaglio per varietà e zone.
- Bardolino-Custoza: La stagione vegetativa è stata caratterizzata da una primavera decisamente piovosa, con temperature più moderate rispetto a quelle registrate nel 2023. Le temperature più elevate osservate nei mesi di febbraio e marzo hanno favorito un germogliamento precoce, che tuttavia è stato parzialmente ritardato durante la fase di fioritura a causa delle intense precipitazioni e delle temperature inferiori alla media. Fioritura e allegagione risultano minori rispetto alla media degli anni precedenti. Nonostante le difficili condizioni presentate dall’annata, le frequenti piogge di maggio non hanno esacerbato i problemi di malattia, e la presenza di Flavescenza dorata è stabile.
- Valpolicella: La stagione, caratterizzata da piogge abbondanti e fluttuazioni termiche significative, ha visto un germogliamento precoce e una riduzione della fertilità delle viti, oltre a ingiallimenti fogliari diffusi. Le condizioni fredde e piovose di maggio hanno ulteriormente influenzato la regione, portando a una riduzione della fioritura e dell’allegagione. Per quanto riguarda la gestione delle malattie, le condizioni difficili hanno avuto un impatto moderato sulle pratiche di lotta integrata, mentre la situazione nei vigneti biologici è considerata più preoccupante. Tuttavia, la Flavescenza dorata viene osservata a livelli inferiori rispetto agli anni precedenti.
- Vicenza: I Colli Berici e la provincia di Vicenza hanno registrato un aumento significativo sia della frequenza che dell’intensità delle precipitazioni, ma non sono stati segnalati danni significativi a causa delle gelate primaverili o della grandinata del 16 giugno. Come in altre zone, è stato osservato un germogliamento precoce per le varietà Chardonnay, Garganega e Pinot grigio, dovuto alle temperature anomale di febbraio. La fertilità potenziale di questi vitigni è risultata più elevata rispetto al 2023: i grappoli sono puliti dai residui floreali ma presentano un’allegagione inferiore. Le malattie non rappresentano una grande preoccupazione per la lotta integrata, mentre la gestione biologica richiede un attento monitoraggio. Per quanto riguarda la Flavescenza dorata, non si osservano differenze significative rispetto all’anno precedente.
- Colli Euganei: Le piogge di maggio sono state particolarmente dirompenti, causando un rallentamento dello sviluppo fenologico e un abbassamento delle temperature che ha portato a lievi danni da gelo. A questi fenomeni hanno fatto seguito le grandinate, che hanno causato danni solo fino al 5%. Il germogliamento è stato generalmente regolare, con livelli di fertilità variabili: Garganega e Glera hanno mostrato una fertilità più bassa, mentre il Pinot Grigio più elevata. Dopo un primo germogliamento precoce della Glera, dovuto alle alte temperature di febbraio, le altre varietà si sono sviluppate normalmente. Le piogge frequenti e abbondanti delle ultime settimane hanno portato a giallumi diffusi e peronospora. La fioritura è parsa in condizioni idonee mentre l’allegagione non viene ritenuta soddisfacente. La Flavescenza dorata non è ancora motivo di allarme e viene rilevata con minor frequenza rispetto al 2023.
- Prosecco Doc: I timori per i danni da gelo e germogliamento precoce non si sono concretizzati, e anche le grandinate hanno causato problemi contenuti. I dati sulla fioritura indicano, in generale, un andamento favorevole, precoce per Glera e Pinot Grigio. Tuttavia, l’allegagione sembra essere stata piuttosto modesta. Il mese di maggio ha presentato sfide fitosanitarie significative per la gestione biologica, mentre la gestione integrata dei parassiti ha richiesto un attento monitoraggio delle condizioni in campo. Alcuni coltivatori hanno osservato ingiallimenti, attribuiti alle fluttuazioni termiche, mentre altri hanno notato segni di carenze nutritive. La Flavescenza dorata preoccupa meno e i sintomi sono stati osservati con minore frequenza rispetto alla precedente stagione.
- Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Docg: Le temperature alte di febbraio hanno causato un germogliamento precoce delle uve Glera, con circa dieci giorni di anticipo rispetto al 2023. I vigneti del Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene hanno registrato piogge intense e frequenti dall’inizio di aprile a metà giugno che hanno rallentato lo sviluppo fenologico. I timori verso le gelate tardive e le grandinate sono stati limitati, con eventi e conseguenti danni di norma sotto il 5% di soglia critica. Le forti piogge di maggio hanno ulteriormente rallentato lo sviluppo della vite e la fertilità potenziale è apparsa inferiore rispetto all’anno precedente. La fioritura, anch’essa in anticipo, non è avvenuta in condizioni idonee e così anche il processo di allegagione. La pressione delle malattie fungine è sotto controllo, tranne nei vigneti biologici nelle zone umide. La Flavescenza dorata è meno diffusa rispetto al 2023.
- Veneto Orientale: Il germogliamento precoce rispecchia l’ondata di calore di febbraio, le abbondanti precipitazioni hanno portato a una diffusa carenza nutritiva che persiste nonostante i numerosi interventi di concimazione fogliare e del suolo. La situazione è aggravata dai ristagni d’acqua che causano asfissia o, nel caso di terreni molto sabbiosi, dalla difficoltà di trattenere i nutrienti lisciviati. Attualmente, le viti sono in fase di ingrossamento delle bacche dopo una fioritura precoce rispetto al 2023, con un tasso di allegagione positivo. Tuttavia, la fertilità potenziale appare inferiore a quella dell’anno precedente. La situazione delle malattie fungine è sotto controllo e non desta particolari allarmi nella lotta integrata ma si raccomanda monitoraggio nei vigneti biologici. Continua il controllo obbligatorio di Scaphoideus titanus, vettore di Flavescenza dorata, nonostante i trattamenti programmati sembrino sufficienti per il controllo, vista la minore incidenza in campo rispetto al 2023.