“In Italia sta venendo a mancare il tessuto sociale nel quale noi siamo sempre vissuti, che è quello dei nonni. I giovani si sposano sempre più tardi e i nonni diventano quindi sempre più grandi, perdono la loro forza fisica, mantenendo, per fortuna, quella mentale. Della memoria da tramandare, che è’ sempre una grande eredità. I migranti non hanno le condizioni economiche per poter fare i figli e io credo che ci sia bisogno di una regolamentazione, dobbiamo chiedere loro cosa facevano nel loro paese per poterli indirizzare nelle nostre industrie o nell’agricoltura, respingendo però chi non si vuole integrare”. Così la vicepresidente del gruppo alla Camera di Forza Italia, Rita Dalla Chiesa, nella foto, interviene al programma radiofonico di Radio 1, Il Rosso e il Nero, sul tema della natalità in Italia. “Mi ha stupita l’affermazione del Papa. Io amo molto gli animali e i bambini: la storia di san Francesco, quello che diceva e come viveva, secondo me deve essere un esempio per tutti. Noi amiamo i bambini e inseriamo nelle nostre famiglie gli animali – spiega l’esponente azzurra -. Queste scelte sono sono contrapposte. Non devono essere vissute così. Per questo mi sono molto stupita per le parole del Papa. Poi ci sono delle persone che non possono avere figli, hanno dei vuoti affettivi che non possono colmare con un bambino, e sentono il bisogno di avere un animale per avere compagnia. Lo trovo giusto. Come e’ giusto prendere un animaletto da compagnia in famiglia, per responsabilizzare i bambini con una creatura che dipende da loro. Sulla norma che prevede l’azzeramento dei contributi per le lavoratrici madri dai tre figli in su – ha aggiunto inoltre – credo che il governo interverrà. Le donne non devono più continuare a scegliere tra il lavoro e fare un figlio e noi dobbiamo metterle in condizioni di rendere tutto conciliabile”.