Impresa assolutamente unica, senza paragoni in Italia, ‘I Salotti di Mauro della Porta Raffo’ furono varati nel 1999.
L’idea venne all’allora Assessore alla Cultura a Varese Giuseppe ‘Giugi’ Armocida.
Suggerì l’organizzazione di incontri aperti al pubblico, a tema o con specifici protagonisti, che avrei personalmente organizzato e condotto nell’ambito del ‘Premio Chiara’.
Venuta a mancare l’intesa tra il Comune e il Premio, appunto nacquero i predetti.
Invero – e da lì lo spunto – già nei Novanta conducevo riunioni tematiche in città con relatori varesini nell’ambito di quello che avevo chiamato ‘Caffè letterario’.
I primissimi ‘Salotti’ (inaugurò Vittorio Feltri, dato che mio riuscitissimo intento era quello di avere relatori di notorietà nazionale) furono proposti a Villa Mirabello, in ambito e territorio comunale.
Poi – impossibile continuare colà per lavori di ristrutturazione programmati – parlai con Angela Zamberletti (nota e generosa proprietaria del più centrale e conosciuto Caffè varesino) che disse subito di sì.
Da allora – primi mesi del 2000 – fino a gennaio 2020, è stato così nel Salone Superiore del suo nobile esercizio in corso Matteotti (una ottantina i posti ai tavoli da tè) che ho officiato.
Fino al momento in cui la maledetta pandemia non ha portato alla chiusura del locale, in attività come ‘Zamberletti’ dal 1955.
(Per inciso, accadde e fu divertente che per un qualche periodo nel web fossi inserito negli elenchi nazionali dei produttori e venditori di salotti).
Ebbi ovviamente buon gioco nell’invitare giornalisti, scrittori, critici, saggisti, letterati, attori, registi, sceneggiatori, umanità varia e quant’altro per la notorietà – non nei riguardi del grande pubblico (mai avuta) ma nella categoria degli intellettuali – conseguente al successo che avevano le mie rubriche (in primo luogo le ‘Pignolerie’ sul Foglio già proposte dal settembre 1996, ‘The Other Place’ su Panorama, ‘Sale, Tabacchi e…’ sul Giornale) e le pressoché infinite collaborazioni giornalistiche nazionali.
Inoltre, per trasmissioni televisive importanti come ‘È la stampa, bellezza’ – laddove apparivo personalmente – e soprattutto ‘Quiz Show’, di cui curavo e garantivo, nelle vesti di ‘Gran Pignolo’ come mi aveva battezzato Giuliano Ferrara, la correttezza delle domande che venivano fatte e delle alternative risposte.
(A proposito della citata notorietà tra gli intellettuali, ricordo che una volta telefonai a Michele Serra che, sentendo “Sono MdPR”, se ne uscì dicendo “È come essere chiamato da Sofia Loren!”)
La partecipazione del pubblico è stata notevole e in alcune occasioni eccezionale (gente fino in strada per Enrico Mentana e altri personaggi televisivi, per Milva e Ornella Vanoni, come per il coinvolgente confronto che organizzai tra Nanni Svampa e Memo Remigi, per dire).
Alcuni ‘Salotti’ furono invece collocati nell’Aula Magna dell’Universita’ (ricordo quello con Antonio Ricci, autore di ‘Striscia la notizia’, e, va da sé data la notorietà del protagonista, il grande e riuscitissimo appuntamento con Carlo Verdone nel giugno del 2007, allorquando il regista e attore fu in città per ore incontrando, disponibilissimo, la gente per le vie del centro prima della conferenza).
Va qui ricordato, in quanto collegato, che nel 2009, ideai e realizzai, con l’intervento tra gli altri dei ‘suoi’ Mario Cervi, Paolo Granzotto, Egidio Sterpa, Fernando Mezzetti e Paolo Occhipinti nonché della biografa Tiziana Abate, le celebrazioni ufficiali del centenario della nascita di Indro Montanelli.
Capitava che le attese, in alcuni casi e senza apparente spiegazione, andassero tradite.
Il direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò, ad esempio, per quanto teoricamente notissimo, attirò ben poche persone.
Il record negativo (si trattava però di una mia conversazione a tema, ne facevo) fu quando parlai di quel grande tra i Futuristi che era stato Bruno Corra, vissuto a Varese dal 1931 alla morte nel 1976, che avevo conosciuto personalmente perché presentatomi ai tempi da Piero Chiara: una sola spettatrice.
Tenni, ricordo, nella circostanza comunque ampiamente botta non venendo meno all’impegno.
Alla fine, ben più di duecento gli ospiti non pochi dei quali tali due o tre volte.
Il solo – mi si consenta qui in finale degno dell’uomo e del cinismo che pervadeva invero la sua (e di Dino Risi) ‘Commedia all’italiana’ – che non venne dopo averlo promesso fu Mario Monicelli.
Si uccise.
Eccessivo, non vi pare?
Di seguito, l’elenco degli intervenuti in ordine di tempo:
Vittorio Feltri (due volte)
Paolo Liguori
Gianni Mura
Jas Gawronski (due volte)
Sergio Romano (due volte)
Rino Cammilleri (tre volte)
Bruno Lauzi (due volte)
Stefano Zecchi (quattro volte)
Francesco Alberoni
Giulio Nascimbeni (due volte)
Giorgio Faletti
Aldo Grasso
Alain Elkann
Mario Bondioli Osio
Maurizio Belpietro
Paolo Occhipinti (tre volte)
Vincenzo Cerami
Ferruccio de Bortoli (due volte)
Ernesto Auci (due volte)
Marco Travaglio (quattro volte)
Michele Fazioli (due volte)
Giancarlo Santalmassi
Onofrio Pirrotta
Antonio Bozzo
Ettore Mo
Simonetta Agnello Hornby
Massimo Fini (due volte)
Maurizio Cabona (due volte)
Francesco Salvi
Egidio Sterpa (quattro volte)
Enrico Mentana (due volte)
Moreno Bernasconi
Flaminia Momigliano
Michele Brambilla
Massimo De Laonardis
Gian Antonio Stella (tre volte)
Giorgio Galli
Antonio Ricci
Ahamad ‘Abd Al Wahliyy Vincenzo
Cesare Lanza
Lucio Lami
Giacomo Airoldi
Tiziano Terzani
Maria Luisa Agnese
Giampiero Mughini
Gianfranco De Turris
Paolo Mieli
Susanna Creperio Verratti
Luca Goldoni (tre volte)
Mariella Alberini (tre volte)
Piernando Binaghi
Luciano Garibaldi
Vittorio Malagutti (due volte)
Gianfranco Fabi (tre volte)
Ettore Mocchetti
Nanni Svampa (tre volte)
Massimo Bertarelli (tre volte)
Candido Cannavò
Maria Laura Rodotà
Giovanni Iozzia (due volte)
Giancarlo Lehner
Marcello Sorgi
Aldo Cazzullo
Tiziana Abate (due volte)
Gad Lerner
Guido Vergani
Alfonso Marini Dettina
Gaspare Morgione
Milva (due volte)
Gualtiero Gualtieri (tre volte)
Antonio Marziale
Vittorio Salerno
Fabio De Carli
Andrea Brambilla (Zuzzurro) (due volte)
Fulvio Scaparro
Fernando Mezzetti (quattro volte)
Memo Remigi (quattro volte)
Iva Zanicchi
Carlo Fontana (due volte)
Ornella Vanoni (due volte)
Mauro Mazza (due volte)
Tiziano Gianotti
Sandro Bondi
Mario Di Pietro (tre volte)
Roberto Ferrario(due volte)
Silvio Raffo (due volte)
Cesare Cavalleri
Xavier Jacobelli
Laura e Luisa Cotta Ramosino (due e tre volte)
Umberto Brindani
Gianni Spartà (due volte)
Pietro Calabrese
Paolo Pardini
Gaspare Barbiellini Amidei
Pino Farinotti
Cornelia Cogrossi
Primavera Cambiasi
Antonio Di Bella (due volte)
Diego Pisati
Fausto Bonoldi
CO.RE.IS
Don Luca Violoni
Jacopo Pavesi
Vincenzo Sansonetti
Luciano Lanza
Maria Venturi
Stefano Zurlo
Enzo Magrì
Paolo Casarin
Livio Ghiringhelli
Marco Meschini (due volte)
Andrea Fazioli
Roberto Gervaso (due volte)
Pietrangelo Buttafuoco
Aldo Cazzullo (due volte)
Emilio Giudici (in memoria)
Doriana Giudici (due volte)
Mons. Giovanni Giudici
Marco Dal Fior (due volte)
Serena Contini
Alessandro Casarin (due volte)
Marco Celada
Marco Civoli
Mauro Sarasso
Carlo Verdone
Marcello Foa
Massimo Lodi
Laura Campiglio
Giorgio Lotti
Ior Milano
Cesare Chiericati (due volte)
Silvano Contini (due volte)
Giuseppe Fezzardi
Enrico Beruschi (due volte)
Antonella Boralevi
Silvio Spaventa Filippi (alla memoria)
Jean Jacques Langendorf
Silvano Colombo (tre volte)
Mara Maionchi (due volte)
Silvia Aprile
Adele Patrini (due volte)
Sara Frattini
Luisa Oprandi (due volte)
Chiara Milani
Luigi Amicone
Antonio Bandirali (due volte)
Josè Joaquim Bemeè
Alberto Pasolini Zanelli
Giovanni Morandi
Mario Cervi (due volte)
Paolo Granzotto (tre volte)
Paolo Avanti
Silvia Maretti
Armando Dadò
Renata Broggini
Gabriele Albertini
Giovanni Zappalà
Gianluigi Paragone
Francesco Borgonovo
Marco Giovannelli
Antonio Padellaro (due volte)
Walter Chiara
Red Canzian
Claudio Chiappucci
Felice Magnani
Ito Giani
Riccardo Grassi
Tiziana Maiolo
Luigi Barion
Giorgio Dell’Arti (due volte)
Vittorio Emanuele Parsi
Giuseppe Brianza
Emilio Magni
Matteo Inzaghi (due volte)
Dino Azzalin (due volte)
Pietro Macchione
Carlo Scardeoni
Alfredo Castiglioni
Angelo Castiglioni
Daniela Bramati Ferrario
Giancarlo Angeleri
Renzo Dionigi
Nicoletta Romano (due volte)
Camillo Massimo Fiori
Alberto Bortoluzzi
Giuseppe ‘Giugi’ Armocida
Elena Brusa Pasquè
Daniele Zanzi
Marcello Morandini
Bianca Curioni
Sveva Casati Modignani
Beppe Francese
Edoardo Croci
ANFASS Varese
Martino Pirone
Paolo Tolu
Attilio Fontana
Paola Trinca Tornidor
Wally e Roberta Villa
Renzo Villa (alla memoria)
Pippo Santonastaso
Mario Santonastaso
Ludovica Manusardi Calvesi
Mauro Campiotti
Renato Mannheimer
Giorgio Michieletto
Federica Fumagalli
Claudio Del Frate
Roberto Bertinetti
Alfio Caruso
Alessandra Molinari
Don Backy
Flavio Vanetti
Giangiacomo Schiavi
Rosy Brandi
Alberto Sironi
Maurizio Canetta
Gianni Motta
Renzo Oldani
Sergio Gianoli
Giulietto Chiesa
Claudio Bonvecchio
Mauro Gervasini
Stefano Bisi
Carlo Meazza
Gianluigi Nuzzi
Tony Damascelli
Ivana Pederzani
Riccardo Aceti
Fabio Minazzi
Renzo Talamona
Bruno Belli
Magdi Allam
Serena Contini
Linda Terziroli
Ginetto Piatti
Fabrizia Buzio Negri
Amerigo Giorgetti
Tiziana Zanetti
Andrea Mascetti
Alfredo Tocchi
Luciano Fontana
Lodovico Festa
Robur et Fides
Camilla Calegari
Mario Maieron
Beppe Saronni
Emiliano Aranovich
Renzo Mantovani
Adolivio Capece