ACEA, nella foto l’a .d. Fabrizio Palermo, in linea con la propria strategia di sostenibilità che punta a creare valore per tutti gli stakeholder e a coniugare gli obiettivi di business e finanziari con i fattori ESG, conferma il suo impegno nel promuovere pratiche di responsabilità sociale e ambientale tra le imprese fornitrici di lavori, beni e servizi. Ad oggi, oltre 640 fornitori, che corrispondono a più del 58% dell’ordinato annuo (pari a oltre 1,5 miliardi di Euro), sono valutati in chiave ESG da EcoVadis. Complessivamente i fornitori hanno raggiunto uno score medio di 62 punti (su 100), cinque punti al di sopra della media del settore Utilities1. A valle del risultato raggiunto, ACEA si è data l’obiettivo, entro il 2025, di arrivare a quota 75% di fornitori verificati, per poi estendere l’assessment a quelli non ancora valutati. In tale ottica, ACEA ha rinnovato, per i prossimi tre anni, l’accordo con EcoVadis, con l’obiettivo di continuare a misurare le performance della propria catena di fornitura in termini ambientali e sociali, oltre che incoraggiare le pratiche di buona governance, anche al fine di migliorare la gestione degli impatti ambientali, etico-sociali ed economico-finanziari connessi alla catena di fornitura. I fornitori che partecipano al programma di rating EcoVadis sono valutati su 21 criteri CSR nell’ambito dell’etica, l’ambiente, i diritti umani e gli acquisti sostenibili, criteri che si basano su standard di responsabilità sociale d’impresa internazionali come i principi del Global Compact, le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), gli standard GRI (Global Reporting Initiative) e ISO 26000 e i principi del CERES (Coalition for Environmentally Responsible Economy). EcoVadis consente ad ACEA di valutare in modo trasparente i rischi della sua catena di fornitura e di identificare le aree di miglioramento, creando nella filiera un valore di sostenibilità condiviso.