
Il Consiglio di Amministrazione di Zignago Vetro S.p.A., società quotata al mercato Euronext STAR Milan, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2024, evidenziando una tendenza di flessione nei ricavi rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.
Riduzione del Fatturato e Marginalità Contratte
Nel primo trimestre 2024, il Gruppo Zignago Vetro ha registrato ricavi per 158,3 milioni di euro, mostrando una diminuzione del 20,1% rispetto al 2023. Questa riduzione ha interessato anche i ricavi al di fuori del territorio italiano, che si sono attestati a 55,3 milioni di euro, pari al 35% del totale e in contrazione dell’11,1% rispetto all’anno precedente.
Andamento degli Indicatori Finanziari
L’Ebitda si è posizionato a 34,4 milioni di euro, corrispondente al 21,8% dei ricavi, mentre l’Ebit è stato di 16,8 milioni di euro, rappresentando il 10,6% dei ricavi. L’utile netto è stato di 11,8 milioni di euro, incidendo per il 7,5% sui ricavi.
Generazione di Cassa e Indebitamento
La generazione di cassa, prima degli investimenti, è stata di 24,7 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 222 milioni di euro, mostrando una leggera riduzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023.
Andamento Economico dei Settori di Attività
Nel settore dei contenitori per Bevande e Alimenti, il Gruppo ha risentito di una domanda di mercato ancora debole, mentre nei mercati della Cosmetica e Profumeria si sono registrati segnali di indebolimento, soprattutto per i grandi marchi della cosmetica e della profumeria premium.
Prospettive di Ripresa
Nonostante il contesto congiunturale ancora incerto, il Gruppo Zignago Vetro rimane fiducioso sulle prospettive del mercato dei contenitori in vetro, considerando il crescente gradimento da parte dei consumatori per il vetro come materiale d’imballaggio sicuro, salubre e riciclabile.
In attesa di una graduale normalizzazione della domanda nel corso del secondo semestre 2024, il Gruppo si impegna a mantenere l’equilibrio nella dinamica dei costi di produzione e dei prezzi di vendita, nonché a ristabilire il pieno utilizzo della capacità produttiva.
di Riccardo Emanuele Eustor