In un’indagine rivoluzionaria condotta su 5.655 dipendenti a vari livelli organizzativi, i comportamenti tossici sono stati identificati come la principale ragione per cui i dipendenti lasciano il proprio lavoro. Lo studio, condotto da Happily.ai, una piattaforma di coinvolgimento dei dipendenti alimentata dall’IA, getta luce sulle marcate differenze nel modo in cui i comportamenti tossici vengono percepiti ed esperiti lungo la gerarchia aziendale.
I risultati dell’indagine rivelano che il 79% dei CEO e dei leader senior raramente o mai si trova di fronte a comportamenti tossici nei loro luoghi di lavoro. Tuttavia, la realtà è sorprendentemente diversa per i dipendenti di prima linea, con quasi 1 su 2 (49%) che segnala frequenti incontri con ostilità sul lavoro. I manager, che spesso fungono da ponte tra la leadership e il personale di prima linea, si trovano in una posizione difficile, con il 54% che affronta a volte o spesso comportamenti tossici.
“Questi risultati sottolineano la necessità critica per le organizzazioni di affrontare le realtà quotidiane affrontate dai loro dipendenti,” ha dichiarato il CEO di Happily.ai, Tareef Jafferi. “I comportamenti tossici possono proliferare nei ranghi inferiori di un’organizzazione, spesso nascosti dalla vista della leadership, portando a una diminuzione del benessere dei dipendenti, della produttività e della retention.”
L’ascesa del lavoro remoto e l’erosione delle connessioni umane Il passaggio al lavoro remoto ha complicato ulteriormente la questione, erodendo le connessioni umane che sono vitali per costruire una forte cultura organizzativa. Le tecniche di gestione tradizionali, che spesso si basano sull’intuizione e sui sistemi obsoleti del luogo di lavoro, hanno faticato ad adattarsi a questa nuova realtà, portando ad un aumento dei sentimenti di isolamento e disconnessione tra i dipendenti.
“Il lavoro remoto ha trasformato il modo in cui interagiamo con i nostri colleghi,” afferma Jafferi. “Senza le interazioni quotidiane faccia a faccia che una volta caratterizzavano il luogo di lavoro, i dipendenti possono sentirsi più disconnessi che mai. È cruciale che le organizzazioni trovino nuovi modi per favorire connessioni significative e supportare il benessere dei propri dipendenti.”
Happily.ai mira a colmare questa lacuna con la sua innovativa piattaforma alimentata dall’IA. Facilitando i check-in giornalieri che richiedono meno di 3 minuti, la piattaforma incoraggia l’autoriflessione, il feedback e il riconoscimento, contribuendo a costruire relazioni più solide tra i dipendenti. L’approccio basato sui dati permette ai manager di prendere decisioni informate e di guidare con precisione, allontanandosi dall’approccio basato sull’intuizione che da tempo caratterizza la gestione delle persone.