I divieti sugli imballaggi utilizzati per prodotti ortofrutticoli freschi e per alimenti e bevande nel settore Horeca, saranno limitati agli imballaggi in plastica monouso. Dunque, via libera a tutti gli altri, purché non siano in plastica. Lo stop scatterà dal 2030. Questo uno dei contenuti del regolamento approvato ieri in plenaria dall’Europarlamento che ha adottato il testo concordato nel Trilogo, il 15 marzo. Lo “score” finale è ampio: 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni. Si tratta dell’ultimo passo, affinché il testo legislativo venga adottato dagli stati membri e pubblicato il prossimo autunno. Nel suo intervento, la Commissione si è anche impegnata ad adottare un atto delegato per esentare gli avvolgimenti e le reggette in plastica per pallet dall’ambito di applicazione degli obiettivi di riutilizzo per gli imballaggi per il trasporto utilizzati tra siti diversi di un operatore economico e tra due operatori economici negli stessi Stati membri.
Il testo giuridico concordato nel trilogo è più equilibrato rispetto alla proposta della Commissione e alle precedenti posizioni del Consiglio. Ciò è in gran parte dovuto alla posizione e all’impegno del Parlamento europeo (e in verità del governo italiano) e che ora stabilisce misure realistiche in linea con l’obiettivo dell’Ue di trasformare la nostra economia basata sui fossili in un’economia circolare e a zero emissioni di carbonio. Vediamo gli aspetti che caratterizzano il testo.
Esenzioni per il cartone
Per quanto riguarda gli obiettivi di riutilizzo e riempimento, i due colegislatori hanno concordato di prevedere esenzioni per le scatole di cartone dagli obiettivi di riutilizzo per gli imballaggi per il trasporto, gli imballaggi di vendita utilizzati per il trasporto di prodotti, gli imballaggi raggruppati e il commercio elettronico. L’esenzione per le scatole di cartone si applica anche agli obiettivi di riutilizzo degli imballaggi per il trasporto utilizzati intra-business e B2B.
Più tempo per gli stati virtuosi
Inoltre, è stato convenuto di introdurre una deroga generale di cinque anni agli obiettivi obbligatori di riutilizzo se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
• lo stato membro è esente da vincoli se supera di 5 punti percentuali gli obiettivi di riciclaggio da raggiungere entro il 2025 e si prevede che superi di 5 punti percentuali gli obiettivi di riciclaggio al 2030;
• lo stato membro è esentato se è sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi di prevenzione dei rifiuti;
• l’operatore economico ha adottato un piano aziendale di prevenzione e riciclaggio dei rifiuti che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e riciclaggio dei rifiuti stabiliti nel regolamento.
L’obbligo per l’Horeca
Le imprese Horeca da asporto avranno l’obbligo di offrire ai clienti la possibilità di portare i propri contenitori da riempire con bevande fredde o calde o cibi pronti, e l’obbligo di offrire la possibilità di imballaggi riutilizzabili all’interno di un sistema di riutilizzo. Questo obbligo è accompagnato da un obiettivo ambizioso di riutilizzo del 10% entro il 2030 per gli imballaggi da asporto nel settore Horeca.
Giorgio Ambrosoli, ItaliaOggi