La corsa del Superbonus è inarrestabile. In un mese le detrazioni maturate hanno battuto ogni record crescendo in 31 giorni di 7,8 miliardi di euro, portando ad una spesa complessiva di oltre 122 miliardi.
A marzo anche il numero degli edifici fa segnare un’impennata raggiungendo quota 494 mila unità.
Enea ha pubblicato ieri i dati mensili del Superbonus aggiornati a fine marzo che ad oggi sono gli unici certi. E proprio tra oggi e domani il ministro Giancarlo Giorgetti dovrebbe ricevere dall’Agenzia delle entrate il consuntivo delle ultime comunicazioni raccolte sugli sconti in fattura e le cessioni dei crediti dei bonus edilizi.
In merito alla spesa da bonus110% il sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze, Federico Freni, sabato durante il suo intervento al workshop “Lo Scenario dell’economia e della finanza” organizzato da The european house – Ambrosetti a Cernobbio ha detto: “Noi siamo prossimi a dire che il complesso dei bonus edilizi è costato oltre i 210 miliardi dal 2021 ad oggi e dobbiamo averne piena comprensione. A fronte di tutto questo c’è la necessità di programmare in modo sensato e di monitorare la spesa pubblica – ha sottolineato il sottosegretario Freni – perché il debito c’è”.
In base ai dati di fine marzo, il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione, pari a 111,6 miliardi, corrisponde al 95,2% dei lavori realizzati. Mentre il totale degli investimenti (comprese le somme non ammesse a detrazione) tocca i 118,84 miliardi, con un incremento di 5,7 mld rispetto alla fine di febbraio.
Nell’esame complessivo dei dati, una crescita significativa, pari a più di 13 mila unità, è rintracciabile anche per quanto riguarda gli edifici interessati dagli investimenti che arrivano a quota 494.406 e in particolare 132.492 condomini, 244.682 edifici unifamiliari, 117.224 unità funzionalmente indipendenti e 8 castelli.
A quanto ammontano l’investimento e le detrazioni
I condomini si confermano le unità che raccolgono la percentuale più alta di investimenti, a marzo il 66,6% e seguono le villette con quasi il 24%. L’investimento medio per i condomini diminuisce di 7 mila euro e scende a 593.580 euro (600.867 euro a febbraio), il trend di crescita invece si conferma e caratterizza sia gli investimenti ammessi a detrazione che superano i 78 miliardi, sia quelli per i lavori realizzati pari a 75,16, cioè il 93,7% del totale. Per gli edifici unifamiliari, per i quali l’investimento medio è di 117.202,55 euro, il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 27,9 miliardi, di cui 27,39 per lavori realizzati (98,2%). Le unità indipendenti, per le quali l’investimento medio è pari a 98.290,70 euro, sono stati ammessi a detrazione investimenti per 11,29 miliardi, di cui circa 11 miliardi per lavori realizzati (91,1%). Infine, i castelli, per i quali i dati rimangono invariati: investimento medio di 242.212,39 euro, più di un milione di investimenti ammessi a detrazione, di cui 979 mila euro per lavori realizzati (90,4%).
A livello geografico, su un totale di 494.406 asseverazioni depositate, la regione con il maggior numero di interventi e di investimenti ammessi a detrazione è la Lombardia (77.840 asseverazioni per oltre 21,8 miliardi di investimenti ammessi a detrazione). Seguono, per numero di investimenti, in una classifica ormai stabile da mesi, l’Emilia Romagna, con 11,34 mld di investimenti ammessi a detrazione a fronte di 44.299 asseverazioni e il Veneto, con 10,95 mld di investimenti ammessi a detrazione a fronte di 59.490 asseverazioni.
Maria Mantero, ItaliaOggi