Destination Italia ha chiuso l’anno 2023 con risultati record, evidenziando una crescita esponenziale del valore della produzione per il secondo anno consecutivo e raggiungendo un EBITDA a break even.
I punti salienti dei risultati consolidati includono un valore della produzione di 55,4 milioni di Euro, registrando un incremento del 98% rispetto all’anno precedente, e un EBITDA che ha raggiunto il break even, mostrando un miglioramento del 96% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’EBIT è diminuito del 63%, attestandosi a -2 milioni di Euro, principalmente a causa della ripresa degli ammortamenti per le immobilizzazioni materiali e immateriali.
Il risultato netto è stato pari a -2,3 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all’anno precedente, principalmente a causa della ripresa degli ammortamenti e dei mancati contributi Covid riconosciuti nel 2022. L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 11,6 milioni di Euro, principalmente a causa degli investimenti effettuati sulla tecnologia e sui progetti di internazionalizzazione, nonché dall’effetto della fusione per incorporazione di Portale Sardegna.
Il patrimonio netto è passato da 5,6 milioni di Euro a 5,1 milioni di Euro a fine 2022, principalmente a causa dell’operazione di fusione e dell’aumento di capitale sottoscritto nel 2023. Per quanto riguarda la capogruppo, il valore della produzione è stato di 9,3 milioni di Euro, con un EBITDA migliorato del 61% rispetto all’anno precedente.
Dina Ravera, nella foto, Presidente di Destination Italia: “Sono entusiasta dei risultati conseguiti nel 2023, un anno che possiamo definire disruptive per il nostro Gruppo per diverse ragioni: in primo luogo la fusione con Portale Sardegna ci ha consentito di acquisire la Tecnologia in House e un modello di business che ora stiamo replicando con importanti investimenti in tutto il territorio nazionale; l’obiettivo è quello di differenziarci sempre più dai competitor in termini di unicità di prodotto, presidio fisico sul territorio e marginalità crescente sulle linee di business; in secondo luogo, il progetto di Internazionalizzazione sta prendendo corpo rapidamente nel mercato Nord America e Latino America, anche grazie al grande lavoro svolto dal team nella sede di New York. Anche nei mercati Emirates, Cina e Giappone, il Gruppo sta portando avanti iniziative commerciali con entusiasmo e determinazione e sono in corso di istruttoria progetti, presentati a Simest S.p.A., che prevedono l’utilizzo di fondi del PNRR. Tuttavia, ciò che mi rende più orgogliosa e che va di pari passo rispetto ai risultati del Gruppo, è la grande scalabilità del nostro modello di business aggregativo di sistemi turistici locali, utilizzando come “collante” la tecnologia e come fine la creazione di economie di scala nel Marketing & Distribution, per posizionare il prodotto “Italia” nella sua globalità nei grandi mercati internazionali. Tale approccio è fortemente distintivo rispetto ai competitor e ha un valore immenso. In tale contesto,sottolineo che l’acquisizione della Tecnologia in House e gli ingenti investimenti che stiamo facendo per adeguarla anche agli standard più evoluti del mercato (vedi AI), rappresenta un fattore determinante e disruptive della nostra crescita futura. Infine, da un punto di vista delle politiche di prodotto, con il progetto Destination Local Expert stiamo promuovendo la vendita di itinerari turistici che includono destinazioni fuori dalle rotte classiche. Si tratta di esperienze attrattive legate al food, all’artigianato, al local life style che offrono al visitatore una dimensione accogliente e coinvolgente. In questo senso, è stato lanciato sul mercato il concept “Long Stay” che riguarda soggiorni di almeno due settimane in cui si propone al turista, sull’onda dello Slow Tourism, di entrare a far parte della vita locale attraverso attività strettamente tipiche quali la cucina, le tradizioni e la lingua del territorio.”