(di Tiziano Rapanà) Splende il sole su Campari, che ha portato a casa degli ottimi risultati. Il 2023 è stato un altro anno di successo per il gruppo, i dati hanno attestato nuovamente l’immagine di rilevanza nel settore delle bevande. L’azienda ha registrato una crescita significativa delle vendite e dei profitti, in linea con la sua strategia aziendale volta alla crescita organica e alla sua volontà di superare le aspettative rispetto al consueto che popola il settore settore. Le vendite hanno raggiunto la ragguardevole quota di 2.918,6 milioni, con una crescita organica del +10,5%, trainata dalla forte domanda di aperitivi, tequila e bourbon premium (Aperol, Campari e soprattutto la tequila Esploson – +35,7%! – trainano le vendite; maluccio Grand Marnier: le vendite segnano un -6,5%, anche se c’è stata una piccola ripresa nel quarto trimestre). Utile del gruppo rettificato a 390,4 milioni (+0,7%). Leggero calo dell’utile netto: 330, 5 mln (-0,7).EBITDA-rettificato a 728,9 milioni, 25,0% sulle vendite nette, in crescita del +15,5% a livello organico. Nonostante sfide come l’inflazione dei costi dei materiali e gli effetti negativi dei cambi valutari, l’azienda ha mantenuto una performance finanziaria solida, tanto da proporre un aumento del dividendo dell’8,3% (0,065 euro ad azione) rispetto all’anno scorso. Il gruppo ha fatto passi avanti nel campo della sostenibilità, migliorando il suo rating per il cambiamento climatico e riducendo le emissioni di gas serra e l’utilizzo di acqua. Peraltro Campari non si ferma e continua ad allargare la sua famiglia. Giusto qualche mese fa, il gruppo aveva acquisito il cognac Courvoisier per 1,32 miliardi di dollari. Ora, come sempre, spazio ai commenti. Soddisfatto Bob Kunze-Concewitz, nella foto, Chief Executive Officer: “Nel 2023 abbiamo registrato un altro anno di crescita organica delle vendite di prim’ordine, grazie alla dinamica molto positiva dei brand, in particolare aperitivi, tequila e bourbon, e la sovraperformance rispetto al settore nonostante le sfide macroeconomiche e l’attesa normalizzazione dei consumi dopo la crescita eccezionale nel periodo successivo alla pandemia. Abbiamo ottenuto per il terzo anno consecutivo crescita organica a doppia cifra su tutti gli indicatori di profittabilità operativa, sostenuta dagli aumenti di prezzo sull’intero portafoglio, che hanno permesso di più che compensare l’inflazione sui costi dei materiali e di reinvestire in maniera sostenuta nei brand nonché nel rafforzamento dell’infrastruttura aziendale per la prossima fase di crescita.” Questo il parere di Matteo Fantacchiotti, Deputy Chief Executive Officer: “Sull’onda degli eccellenti risultati raggiunti sotto la leadership visionaria di Bob, resto fiducioso nello slancio positivo dei nostri brand e mercati chiave nonché nelle forti capacità del nostro management team. Puntando sulla nostra continua sovraperformance rispetto al settore, grazie agli estremamente attraenti portafogli di aperitivi, tequila e bourbon, continueremo il nostro percorso strategico di crescita e trasformazione. Combinando crescita organica e crescita esterna, espansione geografica e del portafoglio, e bilanciando crescita e rendimenti. Rimaniamo impegnati nell’accelerare la nostra trasformazione digitale e nel generare valore attraverso un continuo miglioramento dell’efficacia delle attività di marketing e commerciali, al contempo rafforzando le nostre capacità organizzative in linea con gli ampliati portafoglio e presenza geografica. Tutto ciò facendo leva sulla nostra forte squadra di Camparisti e mantenendo la nostra cultura vincente, rimanendo agili, imprenditoriali e orientati al lungo periodo.”