Eni, leader nel settore energetico, ha riportato una solida performance finanziaria nel quarto trimestre del 2023, nonostante le sfide derivanti dalla volatilità dei mercati energetici. Nonostante la flessione dei prezzi del petrolio Brent (-5%) e del gas (-57% nel mercato europeo), l’azienda ha registrato un utile ante imposte adjusted di €3,2 miliardi nel trimestre, portando l’utile annuo a €15,1 miliardi. Questo risultato è testimone dell’efficace gestione industriale e della disciplina finanziaria del Gruppo.
L’utile operativo proforma adjusted nel quarto trimestre 2023 è stato di €3,8 miliardi, raggiungendo un notevole €17,8 miliardi nell’anno. Questo risultato è stato trainato dai solidi risultati del settore Exploration & Production (E&P), dalla performance record di Global Gas & LNG Portfolio (GGP) e dal contributo positivo di Plenitude.
E&P ha conseguito un utile operativo adjusted di €2,4 miliardi nel quarto trimestre 2023, nonostante una flessione del 17% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dei deboli prezzi di realizzo. Tuttavia, la produzione di idrocarburi è aumentata del 6%, raggiungendo 1,71 milioni di barili equivalenti di petrolio al giorno nel trimestre.
Il settore GGP ha registrato un utile operativo adjusted di €0,68 miliardi nel quarto trimestre 2023, con un aumento del 57% rispetto al 2022. Questo successo è attribuibile all’ottimizzazione del portafoglio di gas naturale e GNL, nonché alle rinegoziazioni contrattuali, che hanno garantito la stabilità delle forniture ai mercati europei.
Enilive ha registrato un utile operativo adjusted di €0,12 miliardi nel quarto trimestre 2023, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Il settore del Marketing ha giocato un ruolo chiave in questa performance, contribuendo a un EBITDA proforma adjusted per l’esercizio 2023 pari a €1 miliardo, in linea con le previsioni.
Il business Refining ha sperimentato un andamento negativo nel quarto trimestre 2023, con un utile operativo adjusted di €0,03 miliardi rispetto ai €0,36 miliardi del 2022. Questa diminuzione è stata causata dalla flessione del SERM del 40% rispetto all’anno precedente e dalla contrazione degli spread tra greggi pesanti/leggeri.
Il settore Plenitude & Power ha conseguito un utile operativo adjusted di €0,11 miliardi nel quarto trimestre 2023, nonostante una diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, su base annua, l’utile operativo adjusted è aumentato dell’11%, sostenuto dalla robusta performance dell’attività retail e dall’entrata a regime di significativa capacità di generazione da fonti rinnovabili.
Versalis ha registrato una perdita operativa adjusted di €0,24 miliardi nel quarto trimestre 2023 e €0,61 miliardi nell’intero esercizio, principalmente a causa del rallentamento dello scenario macroeconomico in Europa.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 è stato di €10,9 miliardi, in aumento di circa €3,9 miliardi rispetto all’anno precedente, con un leverage pari a 0,20.
Eni ha continuato a perseguire la sua strategia di crescita e decarbonizzazione nel 2023, con investimenti mirati e partnership strategiche. In particolare, l’acquisizione di Chalmette negli Stati Uniti e l’incremento della partecipazione in Novamont testimoniano l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e l’innovazione.
Il Gruppo ha anche consolidato la sua posizione nel settore delle energie rinnovabili, avviando progetti significativi come Dogger Bank, il più grande impianto eolico offshore del mondo, e firmando accordi per lo sviluppo di progetti fotovoltaici in Italia e negli Stati Uniti.
In termini di sostenibilità, Eni ha ottenuto importanti riconoscimenti, incluso il rating “Gold Standard” nell’ambito del programma Oil and Gas Methane Partnership 2.0 e il sostegno finanziario al Global Flaring and Methane Reduction trust fund.
Guardando al futuro, Eni presenterà le sue prospettive di business e gli obiettivi industriali e finanziari nel corso della Strategy Presentation prevista per il 14 marzo. L’azienda continua a guidare l’innovazione e la sostenibilità nel settore energetico, confermando il suo impegno per un futuro più verde e sostenibile.
Claudio Descalzi, nella foto, AD di Eni, ha commentato: “Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale.
Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating GNL Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato.
Il settore GGP ha realizzato risultati record facendo leva sulla qualità del portafoglio, azioni di ottimizzazione e favorevoli accordi contrattuali.
La realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie. Enilive, attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa €1 mld di EBITDA ciascuno. Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa €10 mld rafforzando l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita.
I risultati finanziari di Gruppo sono stati eccellenti con un Ebit proforma di circa €18 mld e un utile netto adjusted superiore a €8 mld. La generazione di cassa operativa con €16,5 mld su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di €4,8 mld, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2.”