Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena (nella foto, l’a. d. Luigi Lovaglio) ha approvato i risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2023. L’utile netto registrato è pari a 2.052 milioni di euro, segnando un notevole miglioramento rispetto alla perdita di 178 milioni di euro riportata nel 2022. Tale risultato è stato influenzato positivamente da diversi fattori, tra cui rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri per 466 milioni di euro nel quarto trimestre, e un effetto netto delle imposte di 339 milioni di euro nello stesso periodo. La distribuzione dei dividendi, anticipata di due anni rispetto al target di piano, ammonta a 0,25 euro per azione, per un totale di 315 milioni di euro.
La solidità patrimoniale della banca risulta notevolmente rafforzata, con un CET1 ratio fully loaded al 18,1%, in crescita di 248 punti base anno su anno dopo la distribuzione dei dividendi. I risultati al 31 dicembre 2023 confermano l’efficacia della strategia di Banca Commerciale, evidenziando un rafforzamento del proprio posizionamento e una profittabilità organica sostenibile.
Il margine di interesse ha registrato una significativa crescita del 49,3% anno su anno, trainato dalla dinamica positiva dello spread commerciale (+144 punti base anno su anno), con il livello del quarto trimestre in linea con il trimestre precedente. Le commissioni nel quarto trimestre sono aumentate del 5,9% trimestre su trimestre, in particolare grazie alla crescita della componente da servizi (+9,4%).
La raccolta commerciale totale è in crescita di 9,7 miliardi di euro dall’inizio dell’anno (+6,6% anno su anno), con un trend positivo evidente anche nel quarto trimestre (+3,5% trimestre su trimestre), a conferma della solidità della rete. La dinamica dei volumi degli impieghi performing riflette, seppur in misura minore, l’andamento complessivo del mercato.
Il costo del rischio dell’anno è pari a 57 punti base, in linea con la guidance. Il rapporto di copertura complessiva dei crediti deteriorati è del 49,1%, in aumento anno su anno. La posizione di liquidità risulta solida, con una capacità non impegnata di circa 30 miliardi di euro e indicatori LCR al 163% e NSFR al 130%, mentre l’incidenza del funding BCE è significativamente ridotta rispetto all’anno precedente.
Il petitum per rischi legali straordinari è stato ridotto a circa 890 milioni di euro, con una sentenza conforme a favore della Banca emessa dalla Corte d’Appello di Milano riguardo alla vertenza con i Fondi Alken.