A quattro giorni dal lancio di Axiom 3, la missione partita dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral che per la prima volta porta nello spazio le eccellenze alimentari del made in Italy, la cucina italiana, candidata a Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco, torna a essere protagonista. La cultura e le tradizioni gastronomiche italiane sono state celebrate in occasione dell’edizione invernale del Fancy Food Show, la più grande manifestazione del nord America dedicata allo specialty food e alle bevande, che si chiude oggi a Las Vegas. Ingredienti unici e di prima qualità abbinati a ricette e preparazioni conosciute in tutto il mondo, interpretate con innovazione e creatività da chef e imprese d’eccellenza. Partita a marzo dell’anno scorso su impulso del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e promossa al Summer Fancy Food di New York, la candidatura Unesco della cucina italiana è stata al centro dell’evento organizzato da agenzia Ice, nell’ambito del Fancy Food Show di Las Vegas, che si è svolto ieri, lunedì 22 gennaio, presso il ristorante Mercato della pescheria, all’interno del The Venetian, uno dei più noti hotel di Las Vegas. All’appuntamento hanno partecipato 150 personalità provenienti dall’Italia e dagli Stati Uniti, istituzioni, imprenditori e alcuni brand campioni del made in Italy guidati da Barilla e dal Gruppo Rana. Alla cena erano presenti Matteo Zoppas, nella foto, presidente di Ice, Raffaella Valentini, console generale di Los Angeles e Bill Lynch, presidente di Specialty Food Association, ente organizzatore di Fancy Food Show. L’evento si è tenuto in collaborazione con Cibus2024 e Sfa-Universal Marketing per sottolineare l’impegno a favore del settore agroalimentare e delle imprese italiane, anche grazie alla collaborazione con l’industria fieristica americana e italiana. Diversi testimonial e aziende sono intervenuti per raccontare i valori, la varietà, la biodiversità e la sostenibilità che la cucina italiana offre al mondo. Tra i protagonisti che hanno realizzato anche un menu speciale per l’occasione, Dominic De Pinto del gruppo Rana, i cui ravioli salati, con astice alla Nerano, e dolci, al cioccolato e crema calda ai frutti rossi, sono stati tra le portate principali della cena, e Lorenzo Boni di Barilla, che ha portato in tavola la tradizione dei fusilli ‘al bronzo’, arricchiti da altre eccellenze della nostra enogastronomia come pomodori San Marzano, basilico e olio extra vergine dei Monti Iblei. Entrambi i brand hanno avuto la possibilità di raccontare il progetto ‘Italian Food in Space’, nato per portare la cucina italiana nello spazio con la missione Axiom 3 partita la scorsa settimana da Cape Canaveral con a bordo alcune confezioni di fusilli Barilla che saranno testati, per la prima volta, in microgravità. Infine, il dessert è stato curato da Gelato Festival, rappresentato dal Ceo, Gabriele Poli, che ha presentato il dessert ‘La Nocciola’ come unione di tre eccellenze italiane, ovvero il gelato alla Regina Nocciola accompagnato da una setosa salsa gianduia e crumble di cantucci di Prato. All’appuntamento ha preso parte anche Joe Bastianich, noto chef e imprenditore statunitense di origini italiane. Nel corso della serata, a cui hanno partecipato tra gli invitati anche Paolo Zanetti e Nicola Levoni, chef italiani in Usa e importanti operatori del settore, è stata consegnata per conto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ai testimonial e a un gruppo di dieci ristoratori, una targa con la scritta ‘Io amo la cucina italiana candidata a Patrimonio Unesco’. La cucina italiana è uno dei settori che esporta di più: nei primi 10 mesi del 2023, l’agroalimentare italiano ha esportato per 51,6 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente. Circa il 10% di questi (5,4 miliardi) sono originati proprio dal commercio verso gli Stati Uniti, che si confermano tra i principali mercati di destinazione del Made in Italy.