L’Ufficio Federale di Statistica tedesco (Destatis) ha reso noto che l’inflazione nel paese è risalita a dicembre, interrompendo una serie di cinque mesi di cali. Il tasso di inflazione annuale è passato al 3,7%, rispetto al 3,2% registrato a novembre. Questo aumento è attribuito principalmente agli effetti base sulla componente energia, mentre l’indice al netto di alimentari ed energia ha mostrato la quarta flessione consecutiva.
Secondo gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nella foto l’a. d. Carlo Messina, nonostante il dato di dicembre, i prezzi al consumo dovrebbero tornare a diminuire a partire da gennaio 2024. Tale previsione si basa sull’aspettativa che l’impatto rialzista derivante dalla decisione di aumentare l’IVA nella ristorazione al 19% (dal 7%) sarà più che compensato da un calo dell’inflazione energetica, legato alla riduzione del prezzo del gas.
Aniello Dell’Anno, analista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato che, sebbene i rischi siano rivolti ancora verso l’alto, sono meno pronunciati rispetto a qualche mese fa. I principali fattori di rischio riguardano principalmente l’indice al netto delle componenti più volatili.
Intesa Sanpaolo rimane impegnata nell’analisi e nel monitoraggio dell’andamento dell’inflazione tedesca, fornendo prospettive e informazioni utili per una comprensione approfondita delle dinamiche economiche.