Il Gruppo Tecnocasa ha recentemente analizzato le vendite di attici tramite le sue agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2023. Gli attici, pur essendo una tipologia abitativa apprezzata, rappresentano solo lo 0,5% delle compravendite totali nel mercato immobiliare nazionale, una percentuale che rimane invariata rispetto agli anni precedenti.
Nel corso del primo semestre del 2023, le dimensioni più popolari per gli attici sono comprese tra 101 e 150 metri quadrati, con il 42,7% delle transazioni. Al secondo posto, con il 33,9%, ci sono gli attici con una superficie tra 51 e 100 metri quadrati. Buona anche la percentuale di compravendite di attici tra 151 e 200 metri quadrati, che si avvicina al 19%. Si nota un aumento nelle vendite di attici tra 101 e 150 metri quadrati rispetto all’anno precedente (dal 36,5% al 42,7%), mentre diminuisce la percentuale di attici oltre i 200 metri quadrati.
Un dato interessante è che il 23,3% degli attici venduti appartiene alla classe energetica alta (A e B), una percentuale significativamente superiore al 6,4% delle vendite di tutte le tipologie abitative. Tuttavia, la maggioranza degli attici venduti ha una classe energetica bassa (F e G, 62,1%).
Gli attici vengono principalmente acquistati come abitazione principale (83,6%), mentre solo il 7,3% è destinato all’investimento e il 9,1% è utilizzato come casa vacanza. I prezzi elevati e la specificità di questa tipologia di abitazione la rendono meno attraente per gli investitori, ma si nota un aumento delle vendite per uso vacanza rispetto al 2022.
Nel primo semestre del 2023, gli acquirenti di attici sono principalmente persone di età compresa tra 35 e 44 anni (28,1%), seguiti da coloro con un’età tra 18 e 34 anni (26,6%) e tra 55 e 64 anni (25,0%). La maggior parte degli acquirenti sono famiglie, rappresentando il 69,1% delle transazioni, ma si registra un aumento degli acquisti da parte di single, che salgono al 30,9% rispetto al 22,1% dell’anno precedente.
Infine, nel 51,6% dei casi, l’acquisto di un attico avviene attraverso l’uso di un mutuo, in aumento rispetto al 47,1% nella prima metà del 2022.