La Banca Popolare di Sondrio realizza un utile netto consolidato di 348,6 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2023, con un incremento del 130% rispetto ai 151 milioni dello stesso periodo del 2022. Tra gli altri dati, il margine di interesse si è attestato a 668,4 milioni, in aumento del 40,1%, le commissioni nette da servizi sono state pari a 290,1 milioni (+5%). Il margine d’intermediazione è risultato pari a 1,045,6 miliardi dai 730,9 milioni precedenti. Le rettifiche di valore nette si sono attestate a 100,1 milioni (-3,6%).
I ratios patrimoniali, afferma una nota, si mantengono su livelli elevati, con un significativo buffer rispetto ai requisiti regolamentari. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 16,3%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18,8%. In versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 16,2% e 18,7%. La raccolta diretta da clientela risulta pari a 39,647 miliardi, (-5,1% rispetto a fine 2022; +1,4% su giugno), mentre la raccolta indiretta ammonta a 42,766 miliardi (+9,5%). I finanziamenti verso clientela sono pari a 32,676 miliardi, in calo dell’1% su fine 2022.
L’incidenza dei crediti deteriorati lordi rimane stabile al 4,3%, mentre l’incidenza delle esposizioni deteriorate nette si attesta all’1,7%. I tassi di copertura del credito deteriorato si incrementano ulteriormente con il coverage ratio del totale crediti non performing che sale al 61,9% dal 58,3% e quello riferito alle sole posizioni classificate a sofferenza che si colloca all’84,9% dal 76,5%. Il livello di copertura delle inadempienze probabili rimane stabile al 51% mentre il tasso di copertura del credito in bonis aumenta allo 0,54% dallo 0,45%.