
In un’inaspettata mossa finanziaria, Poste Italiane (nella foto, l’a. d. Matteo Del Fante) ha acquisito una quota di oltre l’1% ma inferiore al 3% nel capitale di Mediobanca, una delle principali banche italiane. Questa mossa è stata tenuta segreta fino ad ora ed è destinata a suscitare notevole attenzione.
L’entrata di Poste Italiane avviene in un momento cruciale, proprio mentre ci si prepara per l’importante assemblea del 28 ottobre, durante la quale verranno stabiliti i nuovi vertici del consiglio di amministrazione di Mediobanca. Alberto Nagel, attuale amministratore delegato della banca, sembra destinato a essere riconfermato, ma la vera incognita riguarda la squadra della Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio, che potrebbe presentare una lista alternativa.
Se la Delfin otterrà il sostegno necessario, potrebbe guadagnare una presenza significativa nel consiglio di amministrazione di Mediobanca, potenzialmente mettendo in discussione l’attuale assetto della banca. Tra i nomi che circolano come possibili membri di questa lista alternativa ci sono Sandro Panizza, Sabrina Pucci e Vittorio Grilli.
L’ingresso di Poste Italiane è rilevante perché potrebbe essere decisivo nell’esito di questa delicata partita, soprattutto considerando che si tratta di una società a controllo pubblico. Anche se la quota detenuta è inferiore al 3%, il suo peso potrebbe risultare cruciale.
Nonostante l’entrata in Mediobanca, Poste Italiane ha annunciato che non eserciterà il diritto di voto nell’assemblea del 28 ottobre. Questo suscita molte domande sulla strategia futura di entrambe le società e su come questa mossa influirà sul settore bancario italiano. Resta da vedere come si evolverà questa situazione, ma è chiaro che il prossimo incontro del consiglio di amministrazione di Mediobanca sarà molto atteso e discusso.