Prima campanella per 452.209 studenti toscani che domani, 15 settembre, torneranno in classe nei 470 istituti scolastici, dalle elementari alle superiori, presenti sul territorio regionale per l’anno scolastico 2023/2024. Con una diminuzione complessiva di 5.481 alunni rispetto a un anno fa per effetto del calo demografico e la conseguente richiesta del ministero dell’Istruzione e del Merito, bloccata dalla Regione, di una riduzione di 15 istituti nella mappa regionale. Tra le principali criticità del rientro a scuola c’è il boom di supplenze per i docenti, in particolare per il sostegno e la carenza di personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliari). Le immissioni in ruolo che si sono svolte fino al 31 agosto scorso registrano circa 3.800 posti assegnati su un bacino assunzionale di 4.154 unità. A pesare il mancato scorrimento delle graduatorie di sostegno per il ruolo a causa di un divieto ministeriale. Numeri record invece per i supplenti nominati che in Toscana sono 14.146, con gli insegnanti di sostegno a fare la parte del leone con 8.236 unità, quasi il 60% del totale. Nello specifico la ripartizione vede 789 supplenti di sostegno nell’infanzia, 2.752 per le scuole elementari, 1.893 per le medie e 2.802 per le superiori. Per quanto riguarda invece il personale Ata assunto in ruolo per l’anno scolastico la platea è di 707 persone (159 assistenti amministrativi, 503 collaboratori scolastici, 45 assistenti tecnici) ritenuto dai sindacati insufficiente alle necessità. Con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana a concedere solo 928 deroghe all’organico, dei quali 716 sono collaboratori scolastici. Nel frattempo la Regione con una delibera approvata nell’ultima seduta di Giunta ha bloccato gli indirizzi generali sul dimensionamento della rete scolastica per la prossima annata 2024/2025. “Restiamo contrari a scelte che penalizzano la scuola e colpiscono in particolar modo le aree interne. Il governo impone tagli e poi scarica sulle Regioni la responsabilità di attuarli”, spiegano il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessora regionale all’Istruzione Alessandra Nardini. Il provvedimento lascia invariato il numero degli istituti presenti in Toscana, attualmente 470, stoppando la riduzione di 15 istituti scolastici prevista dal decreto del ministero. “Resta aperta la possibilità di accorpamento solo in caso di proposte provenienti dai territori stessi o di scorporo dei plessi da un istituto scolastico ad un altro”, chiarisce l’assessore Nardini.