Il fondo sovrano dell’Arabia Saudita ha acquisito una quota di minoranza nella Professional Fighters League (PFL), ultimo esempio della spinta agli investimenti sportivi del regno. Lo hanno dichiarato le due società. Si tratta del primo accordo concluso da SRJ Sports Investments, una nuova società presentata all’inizio del mese dal fondo saudita noto come Public Investment Fund (PIF), che mira ad attirare in Arabia Saudita “grandi eventi globali”. Lo sport è stato una componente importante dello sforzo del regno del Golfo, ricco di petrolio, di rilanciarsi come destinazione globale per gli affari e il turismo nell’ambito del programma di riforme Vision 2030 perseguito dal principe ereditario Mohammed bin Salman, presidente del PIF. “Segniamo una nuova pietra miliare per la SRJ, con il nostro primo investimento”, ha dichiarato in un comunicato il presidente della SRJ Bander Bin Mogren (nella foto).”Questo investimento mira a coltivare il pool di talenti locali e regionali nelle arti marziali, a promuovere l’uguaglianza di genere nello sport e a portare nuove opportunità direttamente in Arabia Saudita e nella più ampia regione MENA”. Combinando elementi di ogni tipo, dal pugilato al judo e alla Muay Thai, le arti marziali miste (MMA) avevano un seguito limitato in Arabia Saudita solo un decennio fa, ma la situazione ha iniziato a cambiare quando il regno ha ospitato la popolare competizione regionale Desert Force nel 2014. Da allora la popolarità di questo sport è aumentata con l’arrivo di combattenti da tutto il Medio Oriente e la creazione di una fondazione nazionale di MMA per sviluppare i talenti sauditi.