Non solo tastiere, frigoriferi, armadietti e vari cartelli sono all’asta. Tra gli oggetti che saranno messi all’asta, c’è anche il vecchio logo di Twitter, ancora visibile su un lato del quartier generale dell’azienda a San Francisco. Il celebre uccellino azzurro – noto come Larry the Bird – ha smesso di alzarsi in volo nel cielo americano e di cinguettare sui social media. Al suo posto campeggia una grande “X”, simbolo del nuovo nome che Elon Musk ha dato su Twitter. Il miliardario, che l’anno scorso ha acquisito la piattaforma per un’imponente cifra di 44 miliardi di dollari, ha annunciato il rebranding di Twitter, incluso il progressivo abbandono dell’iconico uccello.
Un’asta online denominata “Rebranding di Twitter: asta online con cimeli, opere d’arte, beni per ufficio e altro” è stata organizzata dalla Heritage Global Partner e si terrà dal 12 al 14 settembre. L’offerta minima per ciascuno dei 584 lotti in vendita partirà da soli venticinque dollari. I partecipanti all’asta avranno la possibilità di acquisire pezzi come un tavolo in legno sagomato come il celebre uccello e oggetti legati all’arte del “bird art”, ossia opere legate al mondo dei social media.
Tra i lotti in vendita, spicca il famoso selfie scattato durante la serata degli Oscar del 2014. Un’immagine voluta dalla conduttrice Ellen DeGeneres, che raffigura celebrità come Bradley Cooper, Meryl Streep, Lupita Nyong’o, Julia Roberts, Brad Pitt e Angelina Jolie. Questo scatto ha fatto la storia di Twitter, accumulando due milioni di retweet in meno di due ore e guadagnando un posto tra le cento foto che hanno cambiato il mondo secondo la rivista “Time”. Un altro momento storico immortalato è l’abbraccio tra Barack Obama e la moglie Michelle, poco dopo la vittoria del suo secondo mandato presidenziale nel 2012. L’immagine ha raccolto ottocentomila retweet ed è diventata iconica.
Molti potrebbero non sapere che l’uccellino azzurro ha un nome, ispirato a una leggenda della pallacanestro americana: Larry Bird. Larry Bird, insieme a Michael Jordan, ha segnato un’epoca nella storia del basket statunitense e appare persino nel film “Space Jam”. Quindi, l’uccellino è stato soprannominato Larry the Bird in onore del cofondatore di Twitter, Biz Stone, un grande appassionato di Larry Bird e dei Boston Celtics nella NBA.