“Di fronte agli ultimi dati poco confortanti sul PIL nazionale è necessario aumentare ulteriormente gli sforzi e l’attenzione verso l’export che oggi rappresenta un terzo del nostro Prodotto Interno Lordo ed è un fattore decisivo per garantire al Paese una crescita sostenibile. A questo proposito, anche alla luce del rallentamento di mercati storici per il Made in Italy quali la Germania, è fondamentale investire ancora di
più nella scoperta di nuovi e promettenti sbocchi per le nostre imprese che esistono e vanno esplorati attraverso investimenti mirati, professionalità e competenze giuste al posto giusto. L’export italiano, nonostante i problemi dettati dai continui rincari di trasporti e materie prime, ha un potenziale enorme che può e deve essere sfruttato per non lasciare spazi ed opportunità ad una concorrenza internazionale sempre più aggressiva e per contribuire in misura ancora maggiore al nostro PIL”
Così Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export, il primo Think tank specificamente dedicato alla discussione e al confronto sull’export e il Made in Italy che raggruppa 2067 imprese, istituzioni ed associazioni per un totale di circa 200 miliardi di euro di fatturato.