Ammontano a 67 milioni di euro le risorse a disposizione delle piccole e medie imprese nell’ambito dell’Obiettivo di Policy 1 del Piano Regionale FESR Abruzzo 2021-2027. Il dipartimento Sviluppo Economico e Turismo ha, infatti, pubblicato due avvisi rivolti alle piccole e medie imprese del territorio regionale. I dettagli sono stati forniti questa mattina, nella sede di Fira Station, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, nella foto, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, dal presidente Fira, Giacomo D’Ignazio. I due bandi, il primo da 40 milioni di euro ed il secondo da 27 milioni di euro, sono cantierabili nel 2023 e riguardano: Intervento 1.3.1.1 – Sostegno agli investimenti produttivi finalizzati all’innovazione delle imprese; Intervento 1.1.1.1 – Sostegno a progetti di Ricerca e Innovazione delle imprese afferenti ai Domini tecnologici della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente RIS3 Abruzzo 21-27. Lo sportello telematico per l’intervento 1.3.1.1. sarà attivo dal 12 settembre al 12 ottobre, mentre quello per l’intervento 1.1.1.1. sarà operativo dal 19 settembre al 19 ottobre. “Solo per questi due avvisi – ha detto Marsilio – mettiamo a disposizione delle piccole e medie imprese quasi 70 milioni di euro, cifra considerevole che va ad aggiungersi ai 16 milioni di euro dell’Fse Plus, già previsti nell’ambito della formazione e dell’alta formazione. Entro l’anno sarà pubblicato anche il bando relativo alla grande ricerca e rivolto alle Università e ai Centri di ricerca. Poi ci saranno anche altri bandi per sociale ed energia. In sostanza, a metà del primo anno di programmazione delle attività, dopo l’approvazione dei Programmi Operativi Regionali, la Regione è riuscita a mettere in campo più del 10 per cento delle somme a disposizione sul ciclo di sette anni. Infatti – ha ricordato Marsilio – le risorse complessive dei fondi Fesr ed Fse, destinate all’Abruzzo nel periodo 21-27, ammontano ad 1 miliardo 80 milioni di euro. Per il finanziamento o il cofinanziamento di queste misure stiamo utilizzando fondi provenienti dal bilancio regionale. Mi piace sottolinearlo, poiché soprattutto da parte delle Regioni meridionali si registra una sorta di stallo in attesa che il Governo ripartisca i Fondi di Sviluppo e Coesione e consenta di usare le risorse FSC non per realizzare direttamente opere ed iniziative ma di utilizzarli per coprire la parte di cofinanziamento che spetta alle Regioni. Noi non abbiamo voluto attendere ancora – ha concluso Marsilio – per mettere subito le risorse a disposizione del sistema imprenditoriale”.