Dopo cinque anni dall’autorizzazione alla guida per le donne in Arabia Saudita, si fanno sentire sia i progressi che i limiti delle riforme. Jawhara al-Wabili, una delle prime donne autiste a guidare nel Paese, considera la decisione come una pietra miliare e un segno dei profondi cambiamenti sociali promossi dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Tuttavia, alcuni attivisti mettono in discussione l’effettiva portata delle riforme, sottolineando l’aumento degli arresti di critici del governo, comprese le donne che hanno guidato la campagna per la patente di guida. Nonostante i cambiamenti nella vita quotidiana, come l’abolizione della segregazione di genere e dell’uso dell’abaya, rimangono sfide legate ai diritti delle donne e alla repressione delle voci critiche. Mentre le autorità saudite cercano di promuovere l’immagine del Paese come aperto agli affari e al turismo, gli attivisti per i diritti umani evidenziano la necessità di tradurre le riforme legali in pratiche effettive per garantire una maggiore libertà e uguaglianza per le donne saudite.