
Il settore dell’arredo in Italia cresce del 18% nel 2022 trainato dall’export, che segna un progresso del 20%. Il 2021 si era chiuso con un fatturato aggregato di 14 miliardi di euro, di cui il 55,2% all’export per le 286 maggiori aziende. Sono i dati che emergono dal Rapporto sull’arredo curato dall’Area Studi di Mediobanca (nella foto, l’a. d. del gruppo Alberto Nagel).
Il 2021, con una crescita del 23,8%, ha recuperato il calo di vendite del 2020 (-5,2%) dovuto alla crisi pandemica. L’incremento ha interessato sia il mercato domestico (+19,8%) sia quello oltreconfine (+27,3%). La crescita media annua del triennio è stata complessivamente pari all’8,3%. Scendendo nel dettaglio dei singoli comparti produttivi, si segnalano le buone performance dei produttori di mobili per il bagno (crescita media annua del fatturato pari al +12,6%), delle poltrone e divani e dell’arredo outdoor (entrambi +12,1%). Il trend di crescita delle vendite già registrato nel 2021 sembra esser proseguito anche nel 2022 con un aumento del fatturato nominale pari al 18%, più marcato sul mercato estero (+20%) e meno su quello interno (+16%). Nonostante le incertezze dovute al contesto geopolitico e alla spinta inflazionistica, il 57% delle aziende prevede un incremento di fatturato ed esportazioni anche nel 2023, sebbene più contenuto rispetto ai due anni precedenti, il 32% stima un calo, mentre l’11% prevede di rimanere sui livelli del 2022.Il maggior numero di aziende dell’arredo in Italia è ubicato nel Nord Est con 149 unità, seguito dal Nord Ovest con 63 imprese. Il comparto dell’arredo italiano ha una forte connotazione distrettuale che riguarda 226 imprese, rappresentative dell’84,8% del fatturato totale. In termini di specializzazione, la più rappresentativa per fatturato è quella che comprende i mobili in kit, componenti e complementi di arredo con 3,2 miliardi. Seguono i prodotti da soggiorno, notte e ambienti diversi dal bagno e cucina con 2,6 miliardi e le poltrone e i divani, sostanzialmente a pari merito con le cucine, con 2,5 miliardi ciascuno. I mobili per l’ufficio e le sedie con i tavoli sono appena sotto il miliardo. Appare più contenuto il giro d’affari dei produttori di arredo di spazi per la collettività (600 milioni), mobili per il bagno (500 milioni) e prodotti per l’outdoor (300 milioni). Le produzioni riferibili all’alta gamma hanno realizzato vendite per 3,7 miliardi di euro, mentre la maggior parte del giro d’affari è in capo a imprese che operano in segmenti appartenenti alla gamma medio-bassa, economica o mass market (10,3 miliardi).