Sono settimane complicate per il Sindaco di Roma e la sua Giunta. I cittadini romani chiedono spiegazioni ed esprimono perplessità riguardo al famigerato piano che prevede forti e insensate limitazioni alla circolazione di molti veicoli. Le manifestazioni di piazza e le raccolte di firme sono iniziate per chiedere a Roberto Gualtieri di rivedere decisioni che rischiano di mettere in ginocchio migliaia di famiglie del ceto medio. Queste famiglie hanno necessità di spostarsi quotidianamente e non hanno le risorse economiche per acquistare un veicolo di ultima generazione, rottamando un mezzo ancora efficiente.
Oltre ai problemi economici che deriverebbero se il provvedimento non fosse revocato, occorre indirizzare l’attenzione sulla mancanza di una motivazione valida che possa supportare una compressione così drastica dei diritti dei cittadini di Roma. Prima di tutto, sintetizziamo i punti salienti del provvedimento firmato da Roberto Gualtieri.
Dal novembre 2022, non possono entrare nella cosiddetta Fascia Verde gli autoveicoli Diesel Euro 3, le auto a benzina Euro 2, i ciclomotori e motoveicoli a due, tre e quattro ruote Pre-Euro 1 ed Euro 1. Questo divieto è valido dal lunedì al sabato.
Dal novembre 2023, il divieto di accesso alla fascia verde sarà esteso anche alle auto Diesel Euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30, così come ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 nelle fasce orarie 7.30-10.30 e 16.30-20.30. Lo stop riguarderà anche i ciclomotori e i motoveicoli alimentati Diesel Euro 3.
Dal novembre 2024, lo stop si estenderà anche alle auto a benzina Euro 3 e ai Diesel Euro 5, sempre dal lunedì al sabato, nella fascia oraria 7.30-20.30. Si aggiungeranno i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 5 nelle fasce orarie 7.30-10.30 e 16.30-20.30.
Gualtieri ha anche deciso di ampliare la fascia verde fino ai confini del Grande Raccordo Anulare e sta facendo installare 51 varchi di accesso dotati di telecamera per controllare in tempo reale se i veicoli che transitano appartengono alla classe autorizzata o meno. In caso di violazione, il cittadino sarà multato con una sanzione amministrativa che oscilla tra i 163,00 e i 658,00 euro. Dopo la seconda infrazione, scatterà la sospensione della patente fino a un mese.
Secondo i dati dell’ACI, nel 2022 a Roma risultano immatricolate poco più di 400.000 vetture Euro 4, di cui quasi 147.000 diesel, 204.000 benzina e 49.000 ibride. Pertanto, le disposizioni già in vigore sono limitanti, ma la situazione diventerà insostenibile per molti a partire dal prossimo novembre.
Ciò che genera malcontento nei cittadini non è solo la difficoltà oggettiva di non poter cambiare il proprio veicolo a causa delle limitate risorse economiche, ma anche la mancanza di giustificazioni valide da parte del Sindaco per una scelta così drastica. Se è vero che la Commissione Europea ha rilevato che in passato l’Italia ha superato i limiti di inquinamento, è anche importante ricordare che i valori di PM10 e NO2 sono stati nella norma dal 2018 ad oggi. Inoltre, la Commissione stessa ha stabilito che il problema dell’inquinamento non è rappresentato solo dai motori diesel.
Perché allora il Sindaco di Roma ha firmato un provvedimento che mira ad eliminare un considerevole numero di veicoli, nonostante siano ancora efficienti nonostante l’età? È una scelta di natura politica?
Forse le proteste di piazza e le petizioni firmate dai cittadini hanno già prodotto qualche risultato. Sembra che non si parli più di imporre il divieto di sosta nell’area della Fascia Verde ai veicoli che non potranno circolare. Questo potrebbe indicare che si è aperto un canale di comunicazione tra l’amministrazione comunale e i cittadini. Tuttavia, è auspicabile che i tavoli di lavoro portino Gualtieri a decidere di fare marcia indietro, con una completa inversione di rotta.
L’8 giugno, alle ore 16.00, si terrà una manifestazione autorizzata in piazza del Campidoglio. La finalità chiara è quella di chiedere a Gualtieri di ritornare sui suoi passi per evitare che migliaia di famiglie siano condotte, senza una valida ragione, sull’orlo del collasso economico, situazione che avrebbe ripercussioni sull’economia della città.
Il problema è ormai oggetto di dibattito nei mezzi di informazione e anche le trasmissioni televisive nazionali iniziano a dare voce ai cittadini di Roma.
L’Avvocato Roberto Caldara, nella foto, socio del Club “Classic 70” che organizza raduni e incontri per veicoli storici, si unisce al coro di coloro che sostengono che i provvedimenti del Sindaco Gualtieri siano eccessivi e immotivati. L’Avvocato Caldara, supportato da Adicu (Associazione per la Difesa dei Consumatori e degli Utenti, www.adicu.it), si fa portavoce di un problema serio e molto sentito da numerosi cittadini. Sarà lanciata una raccolta firme sulla piattaforma change.org per chiedere al Sindaco Gualtieri di ritirare completamente o almeno modificare significativamente le disposizioni stabilite in modo unilaterale da un’amministrazione locale che sembra non comprendere le reali necessità della popolazione.
L’avvocato fa notare che i provvedimenti di cui stiamo parlando sono carenti di motivazione e che a suo parere occorre che il Sindaco valuti nuovamente la situazione alla luce delle riflessioni fin qui sintetizzate: rivedere le disposizioni che dovrebbero entrare in vigore a novembre e con l’occasione riconsiderare anche le irragionevoli limitazioni inflitte ai veicoli di rilevanza storica poiché, questi ultimi, rappresentano un’esigua percentuale dei mezzi adibiti alla circolazione privata e pertanto si può escludere siano la vera causa del problema dell’inquinamento atmosferico.
Oltre ad essere pochi, i veicoli iscritti all’Asi, alla FMI ed alle varie federazioni, rappresentano un valore aggiunto alla cultura della nostra Nazione. L’avv. Caldara lancia anche una proposta per utilizzare le infrastrutture già installate e di prossima installazione, per evitare che le risorse impiegate vadano sprecate: i 51 varchi di accesso alla Fascia Verde potrebbero essere utilizzati per verificare se i veicoli in transito siano regolarmente assicurati o se siano mezzi dei quali sia stato denunciato il furto. Le telecamere avrebbero così una funzione socialmente utile!
Il 30 giugno, alla scadenza dell’Ordinanza attualmente in vigore, si potrà capire quali saranno le intenzioni del Sindaco Gualtieri ovvero se sia disponibile a rivedere le proprie decisioni in materia di circolazione all’interno del GRA e già si pensa a come impugnare nelle opportune sedi le disposizioni che siano in palese violazione dei diritti e degli interessi della collettività.