
L’anno 2022 ha segnato un importante traguardo nella lotta ai cambiamenti climatici, con un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 derivante dalla produzione di energia elettrica. Questo successo non è stato limitato solo al settore energetico, ma ha coinvolto diverse industrie, dall’edilizia all’automotive, fino agli impianti di produzione “alternativi”. L’Italia si è distinta come pioniera in molti di questi settori, determinata a invertire la rotta e ridurre le emissioni di gas serra, che negli ultimi 30 anni sono aumentate del 141%.
L’impegno dell’Italia per una transizione ecologica efficace trova sostegno anche a livello europeo, con il continente che si muove compattamente verso un futuro ecosostenibile. L’Europa si è dimostrata molto sensibile ai temi ambientali, come evidenziato nelle recenti Conferenze internazionali sul clima. Un’analisi condotta dall’Unicusano svela che l’Europa, insieme alla Norvegia, si conferma al primo posto nel settore automobilistico, con il 90% delle auto acquistate nel 2022 che erano elettriche. Segue la Cina, che copre la metà della domanda mondiale con il 16% di auto green acquistate, mentre gli Stati Uniti si collocano all’ultimo posto, con solo il 5% di auto green acquistate.
La svolta verso una mobilità sostenibile non riguarda solo le auto elettriche, che attualmente contano oltre 6,6 milioni di unità su strada, ma anche l’uso di biocarburanti per alimentarle. Tra questi, spicca il combustibile a idrogeno, una tecnologia emergente che rappresenta una delle promesse del prossimo futuro. In questo ambito, l’Università Cusano si distingue come uno dei principali sostenitori con il progetto Hydrozero, che mira a promuovere la decarbonizzazione e la transizione ecologica. Il progetto sfrutta l’elettricità fotovoltaica immagazzinata in Egitto, convertita in idrogeno gassoso e trasportata in Italia tramite il gasdotto Greenstream, contribuendo così a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel settore stradale, che attualmente rappresentano il 72% delle emissioni totali in Europa.
La produzione di energia da fonti alternative rappresenta una pietra miliare nella transizione ecologica. In Italia sono presenti oltre 1,2 milioni di impianti fotovoltaici, un numero in costante crescita che potrebbe triplicare nei prossimi 9 anni. I settori idroelettrico, fotovoltaico e delle bioenergie sono i principali contributori, rappresentando rispettivamente il 42%, il 20% e il 17% della copertura energetica nazionale da fonti rinnovabili. Seguono l’eolico e il geotermico con il 16% e il 5% rispettivamente, mentre il settore termico e dei trasporti si alimenta a biomassa solida e a biocarburanti.
L’Italia ha l’obiettivo di installare almeno 70 GW di energia pulita aggiuntiva entro i prossimi dieci anni, in linea con gli obiettivi stabiliti dalla Comunità Europea nel Clean energy for all package. Questo piano prevede che entro il 2030 almeno il 32,5% dei consumi nazionali provenga da Fonti di Energia Rinnovabile (FER). Nonostante la sfida complessa, l’Italia ha dimostrato una significativa crescita nell’utilizzo di fonti rinnovabili dal 2005 al 2018, raddoppiando la quota di energia da fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale. Grazie a queste politiche, nel 2022 le emissioni di carbonio provenienti dalla produzione mondiale di energia elettrica hanno raggiunto il minimo storico di 436 gCO2/kWh.
L’Europa si conferma leader nella corsa alla neutralità climatica, con una crescita annua delle fonti rinnovabili del +61% nel 2022, sia in termini generali che in settori specifici. Nonostante la diminuzione della domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto all’anno precedente, il 2022 è stato indicato come l’anno di picco per la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia. Ora, gli sforzi concentrati nei prossimi 7 anni dovranno essere intensificati per raggiungere due obiettivi comuni: eliminare gradualmente gli impianti di produzione fossile e ridurre la dipendenza dalle importazioni.
In conclusione, l’Italia e l’Europa stanno compiendo passi significativi verso una transizione energetica ecosostenibile. L’attenzione verso l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici si è diffusa in diversi settori, tra cui l’automotive, contribuendo a un futuro più verde e promettente. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare e obiettivi da raggiungere per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.