
Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, nella foto l’a. d. Philippe Donnet, ha approvato le Informazioni Finanziarie relative al periodo fino al 31 marzo 2023. Durante questo periodo, il Gruppo Generali ha registrato risultati positivi in diversi settori chiave.
I premi lordi del Gruppo sono aumentati dell’1,3%, raggiungendo i € 22.163 milioni, principalmente grazie alla solida crescita nel settore danni. Tuttavia, la raccolta netta nel settore Vita è stata di € -190 milioni. Gli influssi positivi dalla vendita delle linee unit-linked e di prodotti per il rischio e la malattia hanno compensato in parte gli effetti negativi delle uscite dal settore risparmio. Questa strategia di riposizionamento del portafoglio è stata coerente con gli obiettivi del Gruppo e ha tenuto conto delle dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia.

Il risultato operativo complessivo è aumentato del 22,1%, raggiungendo € 1.820 milioni, principalmente grazie al contributo del settore danni. Il risultato operativo nel settore Vita si è attestato a € 924 milioni, registrando una crescita del 1,0%. Inoltre, il margine del nuovo business è aumentato, raggiungendo il 5,72% (+0,32 p.p.).
Il settore danni ha registrato un risultato operativo in aumento del 74,6%, raggiungendo € 847 milioni. Il Combined Ratio è migliorato al 90,7% (-5,6 p.p.), beneficiando di un minor tasso di sinistri.
Nel settore Asset & Wealth Management, il risultato operativo è stato di € 233 milioni (-10,0%). Questo calo è stato in parte compensato dal notevole miglioramento di Banca Generali. La variazione nel risultato dell’Asset Management riflette il confronto con un forte primo trimestre del 2022.
Il settore Holding e altre attività ha registrato un risultato operativo di € -117 milioni (+6,2%).
Per fornire una rappresentazione più accurata delle dinamiche sottostanti del business, il Gruppo ha introdotto una nuova definizione di risultato netto normalizzato a partire dal primo trimestre del 2023. Questa nuova definizione neutralizza l’impatto della volatilità derivante da utili o perdite su strumenti finanziari, l’effetto dell’iperinflazione secondo il principio IAS 29, l’ammortamento di attivi immateriali legati a fusioni e acquisizioni e l’impatto di utili e perdite derivanti da acquisizioni e cessioni.
Il risultato netto normalizzato è cresciuto in modo significativo, raggiungendo € 1.229 milioni (rispetto ai € 821 milioni del primo trimestre 2022). Questo aumento è principalmente attribuibile al miglioramento del risultato operativo, che riflette il beneficio di diverse fonti di utile, al guadagno non ricorrente derivante dalla vendita di un complesso immobiliare a Londra (€ 193 milioni netti delle imposte) e all’effetto delle svalutazioni di € 96 milioni sui titoli a reddito fisso russi registrati nel primo trimestre 2022.
Il risultato netto è migliorato a € 1.199 milioni (rispetto ai € 481 milioni del primo trimestre 2022).
Il patrimonio netto del Gruppo è aumentato a € 28,0 miliardi (+3,6% rispetto al 2022), principalmente grazie al risultato netto nel periodo.
Il Contractual Service Margin (CSM), che rappresenta i profitti futuri attualizzati del portafoglio in essere secondo il principio IFRS 17, ammonta a € 32,1 miliardi (€ 30,9 miliardi nel 2022).
Gli Assets Under Management totali del Gruppo sono aumentati a € 631,3 miliardi (+2,6% rispetto al 2022), riflettendo l’effetto positivo dei mercati principali.
Il Gruppo mantiene una solida posizione di capitale, con un Solvency Ratio del 227% (rispetto al 221% nel 2022). L’aumento del 6 p.p. riflette principalmente il forte contributo generato dalla generazione di capitale normalizzata, che ha compensato gli impatti derivanti dall’accantonamento dei dividendi e dal buyback legato al piano di incentivazione a lungo termine del Gruppo. Il Group CFO di Generali, Cristiano Borean, nella foto a destra, ha affermato: “Grazie ai risultati trimestrali in crescita forte e profittevole, Generali si conferma in linea per raggiungere con successo gli obiettivi della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. La performance del segmento Danni riflette il nostro impegno a mantenere l’eccellenza tecnica, mentre nel segmento Vita, nonostante il contesto complesso, prosegue il ribilanciamento del nostro mix produttivo verso le linee di business più profittevoli. Il Gruppo conferma inoltre la sua posizione di capitale estremamente solida, grazie alla forte generazione organica di capitale. Per la prima volta presentiamo i nostri risultati secondo i nuovi principi contabili, che ci consentono di migliorare significativamente la visibilità e la prevedibilità delle fonti di utile, oltre a fornire una migliore rappresentazione del valore intrinseco del nostro business Vita. Vorrei ringraziare tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo che hanno contribuito al progetto IFRS 17 e 9”.