I costi, rispetto a una prima stima di 10 miliardi, sono già saliti a 13,5 miliardi. E, al momento, le coperture non ci sono. Lo si legge in un allegato al Def, in cui si precisa, appunto, che «ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio». Le risorse — almeno le prime — quindi, andranno individuate nella manovra. Quante? Per il Ponte sullo Stretto di Messina, si legge ancora nell’allegato al Def, «il costo dell’opera oggetto di concessione dagli aggiornamenti svolti risulta di 13,5 miliardi. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con Rfi, si stima avranno un costo di 1,1 miliardi».
Il progetto
Il progetto dell’opera — approvata in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo con la formula «salvo intese» — prevede lo schema del ponte sospeso. Con il via libera al Decreto Ponte firmato dal Capo dello Stato, il Ponte sullo Stretto di Messina entra in una nuova fase attuativa. Il progetto tecnico attualmente disponibile, riferisce il Mit, consiste in circa 8.000 elaborati e prevede una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri, a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva comprensiva delle campate laterali. L’impalcato sarà largo 60,4 metri, 399 metri sarà l’altezza delle torri, 2 le coppie di cavi per il sistema di sospensione, 5.320 metri la lunghezza complessiva dei cavi e 1,26 metri il diametro dei cavi di sospensione. Saranno 44.323 i fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione, 65 i metri di altezza del canale navigabile centrale per il transito di grandi navi, con volume dei blocchi d’ancoraggio pari a 533.000 metri-cubi. L’opera è costituita da 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (2 + 1 emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.
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