Il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2023-2032 è stato al centro dell’incontro che si è tenuto giorni fa a Bologna tra Terna (nella foto, l’a. d. Stefano Donnarumma) e la Regione Emilia-Romagna a cui hanno partecipato la Vicepresidente e Assessore alla Transizione Ecologica e Contrasto al Cambiamento Climatico, Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile, Irene Priolo, il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Davide Baruffi, l’Assessore allo Sviluppo Economico e Green Economy, Vincenzo Colla, l’Assessore alla Programmazione Territoriale, Edilizia, Politiche Abitative, Parchi e Forestazione, Pari Opportunità, Cooperazione internazionale allo Sviluppo, Barbara Lori, il Direttore Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese, Morena Diazzi, e il Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, Paolo Ferrecchi.
Per Terna erano presenti Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni, e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani
Terna ha illustrato i punti salienti del Piano, che prevede per l’Emilia-Romagna investimenti per oltre 740 milioni di euro nei prossimi 10 anni. Gli interventi previsti sono finalizzati ad ammodernare e migliorare il livello di efficienza, resilienza e sostenibilità del sistema elettrico dell’area attraverso l’incremento della magliatura e dell’affidabilità della rete e l’aumento della capacità di scambio tra il Sud e il Nord del Paese.
Tra le novità principali del nuovo Piano presentato da Terna, la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In particolare, la nuova Dorsale Adriatica “HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì” collegherà la parte settentrionale della Puglia fino all’Emilia Romagna, passando per l’Abruzzo e le Marche, con un collegamento complessivo di oltre 500 km. L’opera permetterà di ridurre le congestioni di rete in regioni caratterizzate da un’elevata produzione rinnovabile, come ad esempio la Puglia. L’intervento prevede lo sviluppo in due fasi: la prima consiste in un collegamento HVDC aereo tra Foggia e Villanova (Pescara) e il raddoppio dell’Adriatic Link con un nuovo collegamento sottomarino; la seconda, invece, prevede la conversione in HVDC di un esistente elettrodotto aereo tra Fano (Pesaro Urbino) e Forlì.
L’altro intervento previsto dal progetto Hypergrid che interesserà l’Emilia-Romagna è l’elettrodotto “HVDC Milano-Montalto” che ha l’obiettivo di bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda di energia. L’elettrodotto collegherà il Lazio alla Lombardia passando per l’Emilia-Romagna, tramite una dorsale di oltre 400 km, e comprenderà un tratto marino da Montalto (Viterbo) ad Avenza (Massa Carrara), l’ammodernamento e la riconversione a 500 kV in corrente continua di linee aeree esistenti dalla zona di Avenza verso il sud della Lombardia. Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in ottica di una maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti.
Tra gli altri progetti previsti, il completamento della linea a 380 kV “Colunga – Calenzano”, di oltre 80 km, che collegherà le stazioni elettriche esistenti di Colunga, in provincia di Bologna, e Calenzano, in provincia di Firenze, che garantirà una maggiore efficienza e capacità di scambio tra le aree Nord e Centro-Nord. L’infrastruttura verrà realizzata in sostituzione dell’attuale elettrodotto costruito oltre 60 anni fa e consentirà di restituire alle comunità locali oltre 200 ettari di territorio grazie alla demolizione di circa 106 km di vecchie linee aeree e alla realizzazione di 16 km di nuove linee in cavo interrato.
Al termine dell’incontro, Terna si è impegnata con la Regione Emilia-Romagna a sottoscrivere un Protocollo di Intesa. Il suo scopo sarà quello di facilitare e agevolare i rapporti di collaborazione nell’attuazione delle linee di azione del Piano.