
Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2022. Investimenti record pari a 1,5 miliardi di euro (+56%), crescita dell’EBITDA ordinario del 6,4% e proposta di dividendo in linea con piano industriale, pari a 0,11€/azione (+10%). Conferma di una visione strategica solida, che ha permesso importanti risultati già nel primo anno di piano, basata sulla decarbonizzazione e la tutela delle risorse, l’elevata qualità dei servizi offerti e il forte radicamento territoriale. Il rafforzamento strategico si concretizza nello sviluppo di capacità rinnovabile grazie al fotovoltaico e all’eolico onshore e offshore, ma anche grazie alla creazione di comunità energetiche diffuse. La forte spinta all’espansione territoriale dei servizi in concessione posizionerà Iren fra i player strategici per superare il gap infrastrutturale del Paese. 10,5 miliardi di investimenti in arco piano ed in crescita rispetto al Piano 2021-2030, consentiranno un incremento della marginalità di oltre 800 milioni rispetto al 2022, con un EBITDA atteso pari a 1,87 miliardi di euro.
Highlight economico-finanziari
- EBITDA: 1,87 miliardi di euro al 2030 (+800 milioni rispetto al 2022) con un CAGR del 7% grazie a crescita organica, consolidamento e sinergie
- Investimenti lordi: 10,5 miliardi di euro
- Posizione finanziaria netta/EBITDA: 2,7x al 2030 ▪ Utile netto di Gruppo: circa 460 milioni di euro al 2030 (+235 milioni rispetto al 2022) ▪ Dividendo: conferma dividend policy fino al 2025 e a seguire pay-out ratio del 50-60% Highlight industriali
- Investimenti Sostenibili: 7,5 miliardi di euro, pari all’80% degli investimenti organici in arco Piano e oltre 7 miliardi ammissibili secondo la Tassonomia europea
- Crescita organica: +580 milioni di euro di EBITDA, sostenuta da investimenti per massimizzare qualità ed efficienza delle reti, per incrementare la capacità di recupero di materia da rifiuti, per lo sviluppo di fonti di generazione rinnovabili anche attraverso la creazione di comunità energetiche, per la crescita dei clienti retail
- Crescita per linee esterne: +170 milioni di euro di EBITDA grazie al consolidamento di società già partecipate, alla partecipazione alle gare gas e del servizio idrico integrato e raccolta rifiuti
- Dimissione asset: -60 milioni di euro di EBITDA derivanti dalla cessione di assets non più core
- Sinergie: +100 milioni di euro di EBITDA, principalmente legate a iniziative di Performance Improvement ed economie di scala ▪ Opzioni strategiche non inserite a piano: 1,5 miliardi di ulteriori investimenti nei business regolati, principalmente nel sud Italia, realizzati con partner finanziari
- Assunzioni: previsto ingresso nel Gruppo di 3.200 lavoratori
Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “L’aggiornamento del piano strategico al 2030 conferma ancora una volta l’attenzione di Iren verso i territori e verso i suoi stakeholder. Il contesto energetico ci spinge a progettare il futuro tenendo presente tre componenti strategiche fondamentali: la sicurezza energetica, la competitività e, chiaramente, la sostenibilità, motore di ogni nostra singola azione. Iren nei prossimi 8 anni rafforzerà il proprio ruolo di partner di riferimento per il territorio e le pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di irrobustire la propria presenza nelle aree storiche e ampliare i confini verso nuove aree strategiche. Ogni azione di Iren continuerà ad essere supportata da alcuni razionali fondamentali, come ad esempio il recupero delle risorse e la decarbonizzazione, facendo leva anche su nuove tecnologie e progetti fortemente innovativi.”
Gianni Vittorio Armani, nella foto, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: “Oggi, non solo confermiamo i pilastri strategici del piano, ovvero transizione ecologica, territorialità e qualità del servizio, ma siamo in grado di rafforzarli grazie ad un nuovo piano di investimenti di 10,5 miliardi di euro al 2030 (+200 milioni di euro rispetto a quanto previsto nel precedente piano per il periodo 2023- 2030). Le comunità energetiche, l’eolico offshore ed un’ulteriore spinta all’espansione territoriale dei servizi in concessione per aiutare a superare il gap infrastrutturale del Paese sono i tratti distintivi di questo aggiornamento di Piano, che si traduce nel raggiungimento di 3,6 GW di capacità rinnovabile gestita e una crescita dell’EBITDA a 1,9 miliardi di euro al 2030 prestando al contempo la massima attenzione al mantenimento del giudizio investment grade da parte delle agenzie di rating. Inoltre, abbiamo a disposizione un basket di 1,5 miliardi di euro di ulteriori investimenti già individuati in ambito servizio idrico e ambiente nel sud Italia, da attivare con partner finanziari. Allo stesso tempo, verrà valorizzato al massimo il capitale umano grazie anche all’assunzione di circa 3.200 nuovi lavoratori che entreranno nel perimetro del Gruppo.”